Drone russo su Centro Ue del Lago Maggiore, pm Milano indagano su altri possibili sorvoli
Economia
La Procura lombarda ha aperto un fascicolo contro ignoti. Il drone di sospetta fabbricazione russa avrebbe sorvolato, per sei volte in cinque giorni, il centro di ricerca di Ispra, nel Varesotto. Caso anche all'attenzione del Copasir
Proseguono le indagini della Procura di Milano sul caso del drone di sospetta fabbricazione russa che sarebbe passato per sei volte, nell’arco di cinque giorni, sopra il centro di ricerca comune dell'Ue di Ispra, in provincia di Varese. I pm stanno facendo accertamenti per verificare se ci siano stati altri possibili sorvoli di velivoli teleguidati su un'area di circa 5 km quadrati, ossia la cosiddetta “no-fly zone” che comprende lo stesso Jrc, vicino al lago Maggiore, e alcuni stabilimenti di Leonardo, l'azienda industriale della Difesa nazionale. L'inchiesta si concentra anche su quella zona del Varesotto perché là sarebbero presenti persone filorusse.
Le indagini
Per effettuare gli accertamenti sono stati anche richiesti i tracciati all'Enav e all'Aeronautica militare: questi aiuteranno ad avere riscontri sui sei passaggi in cinque giorni del drone sul Jrc di Ispra. Stando a quanto trapelato da fonti giudiziarie, le analisi si stanno allargando anche al sospetto che in quell'area possano esserci stati altri sorvoli sempre telecomandati da persone e da una distanza di non più di qualche decina di chilometri. E si sta verificando pure la presenza in zona di persone con idee filorusse, manifestate anche in contesti o incontri pubblici. Gli investigatori, inoltre, in questi giorni stanno continuando ad ascoltare testimoni, come ricercatori e responsabili della sicurezza del centro.
Si indaga per spionaggio e terrorismo
L'ipotesi di reato con cui la Procura di Milano ha aperto un fascicolo d'inchiesta a carico di ignoti è di spionaggio politico o militare, aggravato dalla finalità di terrorismo. Il fascicolo è coordinato dal pm Alessandro Gobbis e dall'aggiunto del pool antiterrorismo Eugenio Fusco, della Procura guidata da Marcello Viola. Le indagini sono rese più difficoltose dall'assenza di testimoni oculari. Il velivolo elettronico è stato intercettato da un sistema di rilevazione di radiofrequenze. I captatori, come hanno spiegato fonti investigative, hanno registrato frequenze associabili come fonte a un dispositivo di fabbricazione russa. Sono però molti i punti ancora da chiarire.

Leggi anche
Drone russo su Centro Ue, si indaga per spionaggio e terrorismo
Caso all'attenzione del Copasir
A quanto si apprende, anche il Copasir sta svolgendo un approfondimento sulla vicenda. Il Comitato si è riunito oggi per esaminare la proposta di relazione sull'attività svolta dall'organismo parlamentare. Nell'occasione si sarebbe anche parlato del caso-drone per le possibili implicazioni spionistiche.