
Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, Messico, Canada, Arabia Saudita, India e Sudafrica. Sono questi i Paesi in considerazione per l'export italiano ora che i dazi incombono sulle nostre imprese. “Stiamo lavorando intensamente perché resti raggiungibile l'obiettivo dei 700 miliardi di export entro la fine della legislatura", ha fatto sapere il ministro Tajani
La minaccia dei dazi statunitensi sta spingendo l’Italia a cercare alternative per commerciare i prodotti Made in Italy in altri luoghi geografici. Il primo a parlare del piano d’azione della Farnesina è stato proprio il ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri durante un evento di Forza Italia. "Siamo tutti contro la guerra dei dazi. Siamo tutti preoccupati, ma io non sono solo preoccupato, cerco di occuparmene", ha spiegato, aggiungendo di aver presentato “la strategia del governo, il piano d'azione del mio ministero, per andare a occupare i mercati extra Ue con iniziative delle nostre imprese, che possono essere sia di esportazione che di internazionalizzazione".
Nuovi mercati
L’idea del ministro Tajani è quella di avviare “una serie di business forum”. Il rallentamento dei mercati e la paura per i dazi sta spingendo le aziende italiane a guardare in nuove direzioni. “Sarò presto anche in India e Giappone - ha spiegato ancora il ministro degli Esteri - mercati interessanti su cui dovremo lavorare, insieme al Messico e insieme al mercato orientale, di Thailandia, Indonesia e Filippine, così come il mercato dell'Asia centrale. Non sottovalutiamo neanche l'importanza del mercato sudafricano". Dunque Paesi del Mercosur, il mercato comune dell'America meridionale che comprende Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, Messico, Canada, Arabia Saudita, India e Sudafrica come “scudo” per l’export italiano.

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Le rassicurazioni di Tajani
Preoccupazione ma anche ottimismo da parte del ministro Tajani che ha rassicurato: “Stiamo lavorando intensamente perché resti raggiungibile l'obiettivo dei 700 miliardi di export entro la fine della legislatura e continuare a consentire all'Italia di essere la quarta potenza commerciale mondiale, come lo è oggi. Non siamo solo la seconda potenza industriale in Europa - ha sottolineato - siamo la quarta potenza commerciale mondiale, grazie alla grande qualità e varietà dei prodotti che esportiamo. Sono punti di forza che spero possano consentirci di affrontare la situazione attuale".
