Ue, stop auto elettriche cinesi Byd: sospetto sussidi illeciti in stabilimento ungherese
Economia
L'Unione Europea sta indagando per capire se la Cina abbia fornito sussidi ingiusti per uno stabilimento di auto elettriche BYD in Ungheria, ha riferito il Financial Times, citando fonti che conoscono bene la questione
L'Ue indaga sullo stabilimento BYD in Ungheria per ingiusti sussidi cinesi, titola oggi il Financial Times. Secondo il quotidiano economico britannico Bruxelles sta verificando se la Cina abbia fornito sussidi ingiustificati per lo stabilimento di auto elettriche in via di realizzazione in Ungheria, il primo in Europa. La Commissione Europea è nelle fasi preliminari di un'indagine sui sussidi esteri nello stabilimento BYD e se Bruxelles scoprisse che la società cinese ha beneficiato di aiuti di Stato ingiusti, potrebbe costringerla a vendere alcune attività, ridurre la capacità, rimborsare il sussidio e potenzialmente pagare una multa per inadempienza, ha aggiunto il rapporto.

Boka: c'è il sospetto dell'Ue in qualsiasi investimento dell'Ungheria
Il Primo Ministro ungherese Viktor Orban è critico nei confronti dell'UE, soprattutto da quando la Russia ha lanciato la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022. Il Ministro per l'Europa ungherese, Janos Boka, ha detto al Financial Times che Budapest non era stata informata dell'indagine. "Non sorprende, ed è risaputo che qualsiasi investimento che avviene in Ungheria appare molto rapidamente sul radar della Commissione, e la Commissione segue con raddoppiata attenzione ogni decisione sugli aiuti di Stato che avviene in Ungheria", ha citato Boka al quotidiano britannico.
