Rottamazione quater, mercoledì 5 marzo termine ultimo per la settima rata. Cosa sapere

Economia
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Introduzione

Come comunicato dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione la fine del mese di febbraio 2025 coincide con la scadenza per il saldo della settima rata da parte di contribuenti aderenti alla "rottamazione quater" e in regola con i pagamenti precedenti.

 

Come già avvenuto in passato, tuttavia, la legge concede altri cinque giorni di tolleranza durante i quali il versamento viene considerato tempestivo, senza cioè decadere dallo sconto. Di conseguenza c’è tempo fino a mercoledì 5 marzo per rientrare nel limite previsto dalla definizione agevolata delle cartelle esattoriali

 

Quello che devi sapere

Cosa succede in caso di mancato pagamento

  • Secondo quanto previsto dalla normativa, gli effetti della rottamazione decadono nel caso di mancato pagamento, versamento tardivo oppure parziale. Di conseguenza, gli importi già versati vengono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute

Per approfondire: “La rubrica di Carlo Cottarelli: Caro bollette, cosa serve davvero alle famiglie?"

Cosa succede in caso di mancato pagamento

Modalità di pagamento

  • Anche in caso di tempi stretti, sono diverse le modalità di pagamento a disposizione dei contribuenti, dalle banche agli uffici postali, dalle tabaccherie e ricevitorie agli sportelli bancomat (Atm) abilitati. Sul fronte dei pagamenti telematici, il saldo della settima rata può essere effettuato mediante i canali digitali di banche, Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp) aderenti al circuito PagoPa. È poi possibile pagare direttamente sul sito di Agenzia delle Entrate, tramite l’app Equiclick oppure prenotando un appuntamento presso gli sportelli

Recupero delle comunicazioni

  • Per i contribuenti che hanno esigenza di recuperare la comunicazione sugli importi dovuti e i moduli di pagamento, è sempre possibile scaricare una copia accedendo all’area riservata sul sito di Agenzia delle Entrate oppure ricevere una copia via email, previa richiesta dall’area pubblica allegando un documento di identità. Sempre sul portale dell’ente di riscossione, il servizio ContiTu apre alla possibilità di versare, in modalità agevolata, solo alcune delle cartelle contenute in una comunicazione relativa alle somme dovute

Riammissione rottamazione quater

  • Con l’approvazione definitiva del decreto Milleproroghe (legge 15/2025) e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la "rottamazione quater” riapre una finestra temporale ai contribuenti che in passato hanno perso il beneficio

Termini temporali

  • Alla definizione agevolata potranno essere riammessi i contribuenti che al 31 dicembre 2024 non risultavano in linea con il pagamento di almeno una rata. Entro il 30 aprile sarà possibile inviare la richiesta di riammissione che prevede il versamento in un’unica soluzione oppure in un massimo di 10 rate

I casi di riammissione

  • Nello specifico l'Agenzia delle Entrate precisa che la riammissione include solo i debiti che rientravano nel piano di "rottamazione quater". Oltre al mancato pagamento di una o più rate entro la fine dello scorso anno, sono ammessi inoltre i casi di versamenti tardivi dopo i 5 giorni di tolleranza o di importo inferiore a quello dovuto

Casi di esclusione

  • Dalla riammissione alla "rottamazione quater" sono esclusi i contribuenti che, alla data del 31 dicembre 2024, risultano in linea con i pagamenti delle rate

Come fare domanda

  • Agenzia delle Entrate fa sapere che entro 20 giorni dall’entrata in vigore del decreto Milleproroghe pubblicherà sul proprio sito le istruzioni per la riammissione che dovrà essere inoltrata in modalità esclusivamente telematica. Nella domanda il contribuente sarà chiamato a indicare i debiti che intende far rientrare nella definizione agevolata così come la modalità di pagamento

Termini di pagamento

  • In caso di riammissione, entro il 30 giugno prossimo Agenzia delle Entrate fornirà una comunicazione relativa all’ammontare complessivo del pagamento che nel caso della soluzione unica dovrà essere effettuato entro il successivo 31 luglio. La stessa scadenza vale anche come prima rata per chi opterà per un pagamento spalmato in 10 rate: le successive sono il 30 novembre 2025 e il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027. Alle somme da corrispondere scattano inoltre gli interessi al tasso del 2% annuo a decorrere dal 1° novembre 2023

Entrate, incassi 2024 in calo

  • Nell’ultimo anno la definizione agevolata ha subìto una battuta d’arresto per quanto concerne l'afflusso nelle casse dello Stato. Secondo dati recenti illustrati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione Vincenzo Carbone, nel 2024 l’ente ha incassato tra rottamazione delle cartelle e pagamenti pendenti o residui dalla vecchia pace fiscale 3,5 miliardi di euro, circa un terzo in meno rispetto all’anno precedente

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