Caro energia, Pichetto Fratin: “Governo in allerta”. Le misure allo studio

Economia
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Introduzione

Nel corso di un'informativa urgente alla Camera il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha illustrato le iniziative in merito al caro energia per famiglie e imprese. Pichetto Fratin ha affrontato soprattutto il tema del rialzo dei prezzi che nelle ultime settimane ha suscitato allarme. I costi all’ingrosso sono infatti aumentati se paragonati ai valori medi del 2024. Il ministro ha spiegato come intende reagire il governo e si è soffermato - fra le altre cose – sulle fonti energetiche rinnovabili, sul Power Purchase Agreement e sull’intenzione di procedere al disaccoppiamento del prezzo finale dell'elettricità da quello del gas

Quello che devi sapere

I valori medi degli ultimi giorni superano quelli del 2024

  • "Nel 2024, in Italia il prezzo medio annuo all'ingrosso dell'elettricità è sceso a 108,5 euro al megawattora, in diminuzione di 18,7 euro al megawattora rispetto all'anno precedente. Tuttavia, i valori medi delle ultime settimane hanno superato i 130 euro al megawattora: la situazione attuale, sebbene ancora lontana dai picchi del 2022, è oggetto d'attenzione da parte del Governo", ha spiegato il ministro Pichetto Fratin

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Come viene calcolato prezzo energia elettrica a livello nazionale

  • "In Italia, il prezzo dell'energia elettrica è determinato nel 70% delle ore dalla generazione termoelettrica a gas, nonostante questa pesi poco più del 40% sulla generazione complessiva - ha proseguito Pichetto -. Per questa tipologia di impianti, al costo della materia prima gas si somma il costo della Co2, che sul mercato Ets ha fatto registrare nel 2024 il prezzo medio di circa 65 euro a tonnellata, equivalente a circa 25 euro al megawattora. Tale extracosto si riflette per il 70% delle ore su tutta la generazione elettrica, indipendentemente dalla fonte di generazione”. E, ha continuato: "Dal 2018 è stato registrato un deciso aumento dei prezzi della Co2, che sono passati da un valore medio di 7 euro a tonnellata nel periodo 2012-2017 a 65 euro a tonnellata nel 2024. Questo trend è attribuibile a interventi normativi dell'Ue"

Come pensa di reagire il governo

  • Per contenere l'aumento dei prezzi dell'elettricità, il governo prevede "da un lato, misure per accelerare lo sviluppo di nuova capacità da fonti rinnovabili, sia attraverso gli strumenti di sostegno sia attraverso misure di contesto volte a promuovere condizioni di mercato più favorevoli e procedure amministrative più chiare, rapide ed efficaci. Dall'altro, misure per mitigare il prezzo di generazione termoelettrica"

Le Fer, le fonti energetiche rinnovabili

  • "La potenza di fonti rinnovabili installata nel 2024 risulta pari a circa 7,5 Gigawatt, a fronte dei 5,8 Gw del 2023", ha spiegato il ministro. Per quanto riguarda gli strumenti di sostegno, ha detto ancora Pichetto, "sta per partire il meccanismo di incentivazione per le tecnologie più mature (fotovoltaico ed eolico) previsto dal cosiddetto Fer X, che rappresenta il più importante strumento di sostegno delle fonti rinnovabili mai adottato in Italia". Per favorire lo sviluppo delle fonti pulite, il ministro ha ricordato anche "l'attività di semplificazione e riorganizzazione dei procedimenti amministrativi delle Fer (fonti energetiche rinnovabili)" e "la revisione del testo unico sulle rinnovabili che ha introdotto le zone di accelerazione sia marine che terrestri, che daranno un impulso all'istallazione delle Fer. È inoltre in fase di definizione una proposta normativa per la risoluzione delle criticità legate alla congestione virtuale della rete che sarà presentata nelle prossime settimane", ha aggiunto Pichetto

I Power Purchase Agreement (Ppa)

  • Il ministro ha poi citato i contratti di acquisto di elettricità a lungo termine, i Power Purchase Agreement (Ppa) o contratti per differenza, che “possono aiutare ad attenuare il costo dell'energia per gli utenti finali. Tali misure consistono nell'acquisto a lungo termine di capacità rinnovabile a prezzo fisso. Questo consente ai consumatori finali di approvvigionarsi a costi inferiori e meno esposti alla volatilità dei mercati spot, e ai produttori di stabilizzare il finanziamento degli investimenti"

Verso il disaccoppiamento

  • “Nei prossimi giorni - ha proseguito Pichetto - avvieremo un tavolo di confronto con tutte le forze politiche per raccogliere proposte che vadano in direzione del disaccoppiamento" del prezzo finale dell'elettricità da quello del gas. Il prezzo della corrente in passato è stato legato a quello del metano, per incentivare le rinnovabili, all'epoca più care. Oggi però le fonti pulite sono più economiche del gas, e l'accoppiamento finisce per alzare il prezzo finale della corrente. "A fronte di meno di 100 terawattora di energia elettrica prodotta da impianti alimentati a gas naturale - ha spiegato il ministro -, l'energia elettrica che viene valorizzata al prezzo fissato dagli impianti a gas è ben più del doppio"

Energy Release

  • Pichetto ha citato l'Energy Release come esempio di Power Purchase Agreement, e ha aggiunto che "stiamo lavorando allo sviluppo di una piattaforma Ppa gestita da una controparte centrale, in attuazione di una delle riforme previste dal Pnrr. Si tratterà di una piattaforma di mercato centralizzata gestita dal Gestore del Mercato Elettrico, dove saranno negoziati contratti Ppa standardizzati, con il Gse come garante". Sarà valutata anche "l'opzione di una valorizzazione di una parte delle risorse idroelettriche a favore della competitività delle imprese"

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