Introduzione
È partita la corsa verso l’apertura dei cantieri per il Ponte sullo Stretto. La copertura finanziaria c'è ed è stata completata con l'ultima Manovra. È stato aggiunto il miliardo e mezzo mancante nel Def 2024 e la Commissione di Valutazione di impatto ambientale ha poi dato l'ok. L'ultimo tassello che manca è il progetto definitivo con il piano economico-finanziario, che però è in preparazione. Toccherà poi al Cipess - il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo
sostenibile -, presieduto dalla premier Meloni, dare l’approvazione definitiva. L’ok, come ha anticipato qualche giorno fa il vicepremier Matteo Salvini, dovrebbe arrivare "tra gennaio e febbraio". Ma quali sono le tappe e le tempistiche? E quali nodi restano ancora sul tavolo?
Quello che devi sapere
Il nodo dei procedimenti giudiziari
- Tra i problemi legati alla realizzazione dell’opera ci sono sicuramente i vari procedimenti giudiziari in corso. Su uno è arrivata la svolta ieri, 9 gennaio. ll Tribunale delle Imprese di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso dei 104 cittadini che avevano mosso un'azione inibitoria collettiva contro la Stretto di Messina Spa, in quanto non vi è ancora un progetto definitivo. Ai 104 cittadini se ne erano contrapposti 139 (originariamente 140) a favore del Ponte, il cui intervento è a sua volta stato dichiarato inammissibile.
- Ci sono poi i contenziosi che vedono contrapposti il consorzio Eurolink e la Parson Transportation alla società Stretto di Messina, il primo con udienza in Corte d'Appello a giugno, il secondo il 20 gennaio - e che potrebbero rallentare l'avvio dei lavori.
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I ricorsi al Tar del Lazio
- Ci sono poi i due ricorsi al Tar del Lazio. Uno presentato da Legambiente, Lipu e Wwf Italia, l'altro dai Comuni di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, entrambi contro il parere favorevole con prescrizioni sulla Valutazione d'impatto ambientale (Via). Per le associazioni la trattazione non sarà urgente, mentre per quella dei Comuni si procederà con un'udienza il 14 gennaio
Le tappe: dal programma dei lavori ai cantieri
- Al di là degli aspetti giudiziari, l'iter per l'opera prevede che, una volta avuto l'ok del comitato presieduto da Meloni, parta il programma dei lavori. Come prima tappa ci sarà quella delle operazioni propedeutiche alla cantierizzazione, con la risoluzione delle interferenze, la bonifica dei territori da ordigni bellici, essendo entrambe le sponde state bombardate nel '43. Andranno anche effettuate indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche.
Avvio del cantiere entro il 2025
- Gli espropri saranno eseguiti in relazione allo stato di avanzamento del cantiere, che dovrebbe essere avviato entro il 2025. Quanto all'apertura definitiva del Ponte al traffico, sia stradale che ferroviario, secondo le previsioni, questa dovrebbe avvenire entro il 2032
La posizione delle associazioni di cittadini favorevoli
- Intanto, anche le associazioni di cittadini favorevoli al Ponte fanno sentire la loro voce in vista del Cipess. "Dopo il parere favorevole della Commissione Via, l'approvazione del progetto definitivo e del piano economico da parte del Cipess per il via libero definitivo e l'avvio degli espropri e dei cantieri, è solo una questione di tempo", dice l'avvocato Fernando Rizzo, presidente della Rete Civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno. "Il ponte sullo Stretto come elemento di connessione al Corridoio Scandinavo Mediterraneo - sottolinea Rizzo - è stato dichiarato opera di preminente interesse pubblico e pertanto, si applica la normativa derogatoria per le infrastrutture di preminente interesse nazionale. Ma il ponte non è solo di interesse pubblico ma anche di interesse europeo inserito nella rete TEN-T ad Alta Capacità e persino già finanziato dalla Ue".
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