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Stellantis, terminato incontro al Mimit. Imparato: “Non ci sarà una fusione con Renault”

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Auto, Stellantis: fabbriche italiane resteranno attive
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Auto, Stellantis: fabbriche italiane resteranno attive
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Al tavolo convocato dal ministro Urso, il capo Europa di Stellantis ha presentato il piano del gruppo per le fabbriche italiane. A Pomigliano, dal 2028, sarà installata la nuova piattaforma Stla-Small, sulla quale è prevista la produzione di 2 nuovi modelli compatti. Urso: “Il governo, in un contesto di bilancio difficile, ha compiuto uno sforzo significativo mettendo a disposizione del comparto e della filiera oltre un miliardo di euro nel 2025”

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Si è tenuto oggi, presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, il tavolo convocato dal ministro Adolfo Urso - alla presenza anche del ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e della ministra del Lavoro Marina Calderone - a cui ha partecipato il responsabile per l’Europa di Stellantis, Jean-Philippe Imparato. Nel corso dell’incontro Imparato ha presentato il piano per le fabbriche italiane del gruppo. "Ci sarà una fusione con Renault? No", ha detto Imparato rispondendo ai giornalisti al termine del tavolo.

Il piano di Stellantis

"Il treno della storia non si ferma due volte. Il tempo è venuto per noi, Stellantis, di fare squadra con l'Italia per affrontare le sfide esistenziali che sono sottovalutate da alcuni in Europa. Lo farò direttamente, concretamente. Odio le promesse non mantenute e non voglio essere smentito dai fatti. Quindi ci metto la faccia", ha detto Jean Philippe Imparato, al tavolo al Mimit. "Stellantis porterà avanti il piano industriale in Italia con risorse proprie, senza qualsiasi forma di incentivo pubblico alla produzione", ha aggiunto. Il Piano Italia, ha detto ancora, pone il Paese al centro delle strategie di Stellantis: ogni stabilimento ha un piano di modelli che arrivano al 2032. Sono confermati gli investimenti che Stellantis effettuerà in Italia: per il 2025 sono previsti circa 2 miliardi di euro per gli stabilimenti e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia. Imparato ha ricordato che Stellantis è il gruppo che ha investito di più in Italia: 10 miliardi nel 2021-2025 che salgono a 40 se si considerano gli acquisti da fornitori italiani. Poi ha illustrato le novità del piano.

Pomigliano

A Pomigliano, dal 2028, sarà installata da Stellantis la nuova piattaforma Stla-Small, sulla quale è prevista la produzione di 2 nuovi modelli compatti. Nello stabilimento campano verrà rafforzato il presidio per la produzione delle vetture mass market con l'estensione della produzione della Panda (detta anche Pandina) fino al 2030, seguita dall'introduzione della nuova generazione dello stesso modello.

Melfi

A Melfi, dove è stata installata la piattaforma Stla-Medium, Stellantis produrrà dal 2025 la nuova Jeep Compass, sia elettrica sia ibrida, la nuova Lancia Gamma, la nuova Ds e la nuova DS7. Tutti i nuovi modelli saranno anche ibridi, non solo elettrici, triplicando i volimi prodotti.

Cassino

A Cassino verrà introdotta la piattaforma Stla-Large (oltre allo sviluppo in anteprima mondiale delle architetture elettroniche Stla-Brain e Stla-Smart Cockpit), su cui saranno prodotti tre nuovi modelli. Dal 2025, infatti, sarà prodotta la nuova Alfa Romeo Stelvio, dal 2026 la nuova Alfa Romeo Giulia, e - a seguire - una nuova vettura top di gamma. È in valutazione la produzione di Alfa Romeo Stelvio e Giulia nelle versioni ibride, oltre che elettriche.

Atessa

Ad Atessa Stellantis, oltre all'introduzione del CustomFit - il programma di conversione e personalizzazione e, da fine 2024, della produzione di veicoli elettrici - avvierà dal 2027 la produzione di una nuova versione di Large Van.

Mirafiori

A Mirafiori saranno prodotte la 500 ibrida e la nuova generazione della 500 BeV elettrica, in aggiunta alla prosecuzione dell'attività dei cambi eDCT. Torino sarà, dal primo gennaio 2025, la sede della Regione Europa di Stellantis e il quartier generale della divisione Veicoli Commerciali del gruppo. Sarà inoltre la sede di SUSTAINera, centro di sperimentazione e di riciclo del gruppo e consoliderà il Battery Technology Center, attuale sede dell'unico centro al mondo del Gruppo per i test e lo sviluppo delle batterie.

Modena

Modena diverrà il polo dell'alta gamma, coinvolgendo in tale missione l'ecosistema produttivo della Motor Valley per sviluppare il progetto insieme a tutti gli attori della filiera, dal design alla pre-industrializzazione, con i migliori componenti nazionali in termini di innovazione e circolarità, parte di un complessivo sforzo di valorizzazione del marchio Made in Italy rivolto esclusivamente alle auto alto di gamma prodotte nel nostro Paese.

Termoli

Per quanto riguarda Termoli, infine, Stellantis ha ribadito il suo impegno nel sostegno finanziario della joint venture Acc e che comunicherà il suo piano nel 2025 e che resta aperta a studiare la realizzazione della Gigafactory in base all'evoluzione delle tecnologie e in considerazione del mercato e della competitività dei fattori abilitanti del sistema Paese.

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Urso: “Oltre un miliardo di euro nel 2025 per comparto e filiera”

Il settore auto "è in una fase di profondi cambiamenti", per questo "il governo, in un contesto di bilancio difficile, ha compiuto uno sforzo significativo, mettendo a disposizione del comparto e della filiera oltre un miliardo di euro nel 2025 per supportare le imprese nella transizione in corso con gli strumenti di politica industriale", ha detto Urso aprendo il tavolo Stellantis. Sul piano dell’azienda ha aggiunto: “Dà riscontro alle nostre istanze". E ancora: “Ora possiamo rimettere sulla giusta strada l'auto italiana ed europea, possiamo farlo da oggi in Italia, dobbiamo farlo insieme in Europa. È il momento delle decisioni, è il momento della responsabilità". "Recependo le indicazioni emerse in questi mesi dal tavolo e dal Parlamento - ha sottolineato Urso -, ci siamo assunti la responsabilità di rappresentare a Stellantis le istanze del sistema Italia, in un confronto serrato, continuo, nel merito. Un piano industriale sostenibile e chiaro che ponga l'Italia al centro della politica di sviluppo di Stellantis e che impegni l'azienda ad assumersi la responsabilità sociale di governare, con noi tutti, la transizione tecnologica e industriale, che è la vera sfida per la nostra Europa".

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