Eni Awards 2024, oggi al Quirinale la consegna dei premi per ricerca e innovazione

Economia

Il concorso premia gli studi migliori nell'ambito dell'energia e dell'ambiente. Alla cerimonia ha preso parte anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La commissione scientifica che ha valutato le ricerche presentate è composta da scienziati e scienziate che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale e negli anni ha visto la partecipazione di 6 premi Nobel

ascolta articolo

Fonti alternative a carbonio, nuovi materiali fotovoltaici, riduzione dei rifiuti: sono i temi al centro degli studi premiati agli Eni Awards 2024, alla cui cerimonia ha preso parte anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il premio, alla 16esima edizione, è considerato un riferimento a livello internazionale per la ricerca nell’ambito dell’energia e dell’ambiente. Dall’istituzione del concorso, nel 2008, le candidature sono state più di 11mila. La Commissione Scientifica, che ha valutato le ricerche presentate, è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale e negli anni ha visto la partecipazione di 6 premi Nobel.

I vincitori per le sezioni "Transizione energetica", "Frontiere dell'energia" e "Advanced Environmental Solutions"

Per la sezione “Transizione Energetica”, rivolta agli studi nel campo dell'efficienza energetica e della cattura di anidride carbonica, il premio è stato assegnato a Marc Fontecave del College de France (Francia), con una ricerca finalizzata allo sviluppo di tecnologie per la valorizzazione di fonti alternative di carbonio per la produzione di composti di elevato interesse industriale. Nella sezione “Frontiere dell'energia”, il premio è andato a Nam-Gyu Park dell'Università di Sungkyunkwan (Corea del Sud) per le sue ricerche sulle celle solari a perovskite allo stato solido. Nella sezione “Advanced Environmental Solutions”, il premio è stato assegnato a Holger Braunschweig della Julius-Maximilians-Universität di Würzburg (Germania) per il suo progetto di innovazione scientifica e tecnologica per la protezione e l'uso sostenibile delle risorse naturali.

Categoria "Giovane ricercatore dell'anno"

Per la categoria "Giovane ricercatore dell'anno",  i riconoscimenti sono stati assegnati a Elvisra Spotolisano e Stefano Toso. La sezione giovani talenti dell’Africa, istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal continente africano, conferisce, in questa edizione, quattro premi, assegnati a Favour Agbajor, della Durban University of Technology (Sudafrica), a Petra Kienyiy Chui, della Egerton University (Kenya), a Lakhdar Hamidatou, della Ecole Nationale Polytechnique e Constantine (Algeria), e a Nomthandazo Precious Sibiya, della Durban University of Technology (Sudafrica). I premi includono anche una borsa di studio che permetterà loro di frequentare corsi di dottorato presso prestigiosi atenei italiani per approfondire e sviluppare le idee elaborate nella tesi di laurea magistrale.

Produzione di bio-olio a partire dalla lignina e altri studi

Per la sezione che elegge i progetti più innovativi sviluppati da ricercatori e ricercatrici Eni, sono stati premiati: Cristina Bonanomi, Rino Bonetti, Silvia Pavoni (Eni), Davide Moscatelli, Edoardo Terreni (PoliMI) per l'idea brevettuale relativa ad un processo di produzione di bio-olio a partire dalla lignina; Riccardo Borgomaneri, Luigi Colombo, Francesca Galimberti, Samuele Gori, Alberto Landoni, Nicoletta Panariti, Rita Ponzo (Eni) per la soluzione tecnologica innovativa "Bio-Slurry", un processo a un solo stadio per convertire bio-feedstock altamente contaminati in prodotti di valore; Mirko Barbavara, Gabriele Bianchi, Stefano Cardamone, Lino Carnelli, Davide Deriu, Carla Lazzari, Nicola Mancini, Tamara Passera, Giuseppe Sabetta, (Eni) per la soluzione tecnologica del sistema di stoccaggio di energia termica Eni TES (Thermal Energy Storage).

Menzione speciale "Eni Joule for Entrepreneurship"

È stata infine assegnata la menzione speciale "Eni Joule for Entrepreneurship" a tre startup che si sono distinte per l'innovatività e la sostenibilità dei progetti imprenditoriali proposti: Hbi - Human Based Innovation, startup di Bolzano, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione in maniera circolare; SLY, startup di Santa Caterina dello lonio (Catanzaro), che ha sviluppato tecnologie AI all'avanguardia per l'identificazione e la classificazione ultra-precoce degli incendi boschivi; RarEarth, startup di Milano, che ha sviluppato un processo chimico innovativo per il riciclo di terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote

approfondimento

Google, al via accordo per alimentare data center con energia nucleare

Economia: I più letti