Rendite catastali, cosa cambia per chi ha utilizzato il Superbonus e altri bonus edilizi

Economia
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Introduzione

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha illustrato il Piano strutturale di bilancio in Parlamento. Tra le misure citate anche l'aggiornamento catastale – successivo all’utilizzo da parte dei proprietari di immobili di bonus edilizi – che era già previsto dalla precedente manovra. In concreto, significa che i proprietari di seconde o terze case che hanno utilizzato bonus edilizi dovranno versare una quota di Imu più alta ai comuni. Oppure, in caso di compravendite, saranno tenuti a versare imposte di registro e Iva più alte. 

 

Il Psb si pone anche l’obiettivo di “rendere pubblico, accessibile e integrato con il catasto l’archivio Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica”, cioè l’Ape. Le banche dati di Ape e catasto dovrebbero perciò comunicare fra loro 

Quello che devi sapere

Le rendite catastali

  • C’è anche l’ipotesi di rivedere le rendite catastali per chi ha riqualificato la propria casa con l'aiuto dei bonus edilizi fra le riforme che l'Italia ha inserito nel Piano strutturale di bilancio (il Psb). Quest’ultimo fra alcuni giorni sarà presentato in Europa. Ne ha parlato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti illustrando il Psb in Parlamento, suscitando un po’ di sorpresa: il catasto è da sempre un tabù per il centrodestra

Per approfondire: Piano strutturale bilancio, Giorgetti: "Non dimentica nessuno". Focus pensioni e sanità

Le riforme

  • Le riforme a cui sta pensando l’esecutivo verranno proposte dall'Italia all'Europa per ottenere l'allungamento da 4 a sette anni del periodo di aggiustamento. Nel capitolo fiscale spunta appunto "l'aggiornamento degli archivi catastali", sulle case definite "fantasma" (non censite nel catasto) e "con valori catastali rivisti" per immobili riqualificati con l'aiuto dei fondi pubblici. Antonio Misiani (Pd) ha sollevato l’allarme di una notizia "dirompente", ma Giorgetti ha puntualizzato: "Non si tratta di fare l'aggiornamento a valori di mercato che la Commissione ci ha chiesto, si tratta soprattutto di precisare una norma della scorsa legge di bilancio secondo la quale chi fa ristrutturazioni edilizie è tenuto ad aggiornare i dati catastali. Andremo a verificare che l'abbia fatto"

Cosa significano in concreto

  • In concreto, significa che i proprietari di seconde o terze case - se hanno utilizzato bonus edilizi - dovranno versare una quota di Imu più alta ai comuni. Oppure, in caso di compravendite, saranno tenuti a versare imposte di registro e Iva più alte

Il ruolo degli Ape, i documenti sulla classe energetica

  • Esiste già una norma che prevede qualcosa di simile, introdotta nella scorsa manovra di Bilancio. Per capire quindi cosa cambierà nei prossimi mesi si può fare riferimento allo stesso Piano strutturale di Bilancio, che si pone l’obiettivo di “rendere pubblico, accessibile e integrato con il catasto l’archivio Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica”, quindi gli Ape, i documenti che attestano la classe energetica 

Banche dati in comunciazione

  • L’unione di queste due banche dati – Ape e catasto – quindi, dovrebbe consentire di individuare eventuali irregolarità. Come accennato, fra queste ci sono anche le case o gli immobili che al momento non sono censite nel catasto (e che quindi sono – ovviamente – fuori norma)

Case green

  • Sempre per quanto concerne gli immobili, il governo starebbe studiando una riforma complessiva dei bonus per l’edilizia in linea con le direttive dell’Unione europea in merito alle case green. Secondo quanto riferito da Giorgia Meloni all’assemblea di Confindustria, gli incentivi dovrebbero essere rivolti solo alle prime case. Di certo al momento c’è un anno di incentivi “ordinari” per le ristrutturazioni, che scendono dal 50% del 2024 al 36% del 2025

Detrazioni e gestione degli incapienti

  • Si prevede poi una connessione fra detrazioni e reddito, oltre a un supporto economico per chi risulta incapiente. Ci sono ancora da gestire i crediti del 2023 legati al Superbonus: è l’unico anno per cui non è possibile scegliere la cessione in 10 anni, obbligatoria invece per gli anni successivi. Il blocco delle cessioni determina il rischio di incapienza per i contribuenti che hanno maturato crediti nel 2023 

Alla Camera

  • Il Psb è in discussione alla Camera nel corso della giornata di oggi, 9 ottobre. Al termine sono previste votazioni sulle risoluzioni. La maggioranza ne presenterà una unitaria mentre le opposizioni andranno in ordine sparso e ciascun partito presenterà un proprio testo

Documento "ambizioso ma realistico"

  • Il ministro Giorgetti ha presentato il Piano come un documento "ambizioso ma realistico", che cade in un momento in cui i conflitti in corso aumentano "l'incertezza". Giorgetti ha detto di aver messo a punto un quadro che consentirà di ridurre lo stock del debito pubblico, una "necessità ineludibile". Inoltre il profilo di aggiustamento permetterà all'Italia di uscire dalla procedura per deficit  eccessivo nel 2027.  Sulla crescita del 2024 però, i timori espressi dalla Banca d'Italia e dall'Upb trovano la conferma del ministro. La recente revisione delle stime Istat, che "hanno comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024", dice, "rende più difficile il conseguimento di una variazione annuale  del Pil reale dell'1% per l'anno in corso". Confermati invece gli obiettivi per il 2025 e 2026. Giorgetti ha poi citato ancora la recente intervista sui "sacrifici" che hanno agitato i mercati. "Le Borse sono crollate ma in tutta Europa", ha precisato e ha rassicurato sui timori di nuove tasse: "Più che aumentare le tasse, taglieremo le spese, tranne la spesa sanitaria su cui ci impegniamo a mantenere l'incidenza sul Pil". E anche sulle accise prova a calmare gli  animi: le misure saranno "graduali", l'obiettivo è evitare  "contraccolpi" per le categorie. Intanto  si prepara la manovra, che arriverà nelle prossime settimane

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