L’occupazione aumenta (+0,2%, pari a +45mila unità) per gli uomini, i dipendenti e in tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni. Il tasso di occupazione è stabile al 62,3%. Il numero di persone in cerca di lavoro cala (-2,8%, pari a -46mila unità) per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi d’età, ancora una volta con l’eccezione dei 35-49enni. Stabile la disoccupazione nell'area Euro secondo l'Eurostat
Cala la disoccupazione in Italia ad agosto 2024 rispetto al mese precedente. La conferma arriva dai dati Istat, che mostrano nel contempo un aumento degli occupati e degli inattivi. L’occupazione aumenta (+0,2%, pari a +45mila unità) per gli uomini, i dipendenti e in tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni tra i quali diminuisce, così come tra le donne e gli autonomi. Il tasso di occupazione è stabile al 62,3%.
Disoccupati in calo
Secondo i dati Istat, il numero di persone in cerca di lavoro cala (-2,8%, pari a -46mila unità) per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi d’età, ancora una volta con l’eccezione dei 35-49enni. Il tasso di disoccupazione scende al 6,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 18,3% (-1,7 punti). Il numero di inattivi cresce (+0,4%, pari a +44mila unità) tra gli uomini, le donne, i 15-34enni e gli ultra cinquantenni. Il tasso di inattività sale al 33,4% (+0,1 punti).
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In Europa disoccupazione stabile
Allargando l'orizzonte all'area euro, i dati Eurostat mostrano invece come ad agosto 2024 il tasso di disoccupazione sia stato del 6,4%, stabile rispetto a luglio. Nell'Ue è sceso al 5,9% dal 6% di luglio. Tra i singoli Paesi, valori più alti in Spagna (11,3%) e Grecia (9,5%), ai minimi in Polonia (2,9%) e Malta (3%). Sotto la media dell'Eurozona l'Italia con il 6,2% registrato dall'Istat. La disoccupazione giovanile è al 14,3% nell'Ue (dal 14,5%) e al 14,1% nell'Eurozona (dal 14,2%). La disoccupazione femminile è stabile al 6,1% nell'Ue, quella maschile al 5,7% (dal 5,8%). Nell'area dell'euro la disoccupazione femminile è stata stabile al 6,6%, quella maschile al 6,1% (dal 6,2%).