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Bce, Lagarde: "Fiduciosi su ritorno inflazione a 2%. Bene fusioni bancarie transnazionali"

Economia
©Getty

La presidente della Banca centrale europea all'Europarlamento descrive uno scenario non roseo: economia stagnante e domanda interna debole. Si dice ottimista sul futuro, e apre a un ulteriore taglio dei tassi a ottobre. Lancia anche un assist all'acquisizione della tedesca Commerzbank da parte di Unicredit 

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Economia stagnante e domanda interna debole. Per la presidente della Bce, Christine Lagarde, è questo lo stato di salute dell'Ue, presentato alla periodica audizione all’Europarlamento martedì. Lagarde, però, si è detta ottimista "perché con il taglio dei tassi di interesse i consumi dovrebbero aumentare, e l’inflazione è stata dimezzata due volte" e si attende che scenda sotto la baseline. In questa congiuntura economica, poi, le "fusioni transfrontaliere" sono "auspicabili" per la presidente della Bce, che non ha fatto riferimenti espliciti ma sembrava strizzare l’occhio all’operazione di acquisizione che coinvolge Unicredit e Commerzbank.

"Fiduciosi che l'inflazione rientri. Ne terremo conto a ottobre"

Lagarde ha affermato che la Bce è determinata a "garantire che l'inflazione ritorni al nostro obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo". Intende continuare a tenere d’occhio le prospettive di inflazione, puntando anche su tassi di riferimento che "saranno mantenuti sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario". "Non ci stiamo impegnando in anticipo su un percorso di tasso particolare", ha detto. Ma ha aggiunto che "guardando al futuro, l'inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest'anno, poiché i precedenti bruschi cali dei prezzi dell'energia scompariranno dai tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l'inflazione tornerà al target in modo tempestivo. Ne terremo conto nella nostra prossima riunione di politica monetaria di ottobre".

 

Assist a Unicredit per acquisizione Commerzbank

Nel corso dell’audizione alla commissione Affari economici del Parlamento europeo, Christine Lagarde ha fatto il punto sulle sfide dell’economia europea. Ha segnalato che la redditività delle banche nell'Eurozona è "relativamente bassa", e "sono in svantaggio rispetto alle grandi banche americane e cinesi". Per questo si è detta a favore di eventuali acquisizioni bancarie: "Le fusioni transfrontaliere che producono grandi istituzioni bancarie, capaci di competere per scala e grandezza con grandi istituzioni" come le banche statunitensi e cinesi "creano grandi vantaggi e sono auspicabili". Non tutte le fusioni, però, sono positive, secondo Lagarde. "Ci sono responsabilità e rischi da considerare in questo processo", da valutare da parte delle parti interessate, ha spiegato, ma "posso assicurare che Bce, attraverso il braccio di supervisione farà il suo lavoro nel verificare la proposta che verrà sottoposta".

“L’Europa sta rimanendo indietro. Servono investimenti sostanziali”

"Il mondo sta cambiando rapidamente e l'Europa sta rimanendo indietro". Questo l'allarme della presidente della Bce, che ha rassicurato però sul fatto che la soluzione è chiara: "L'Ue deve unirsi e affrontare le sfide strutturali per aumentare la propria competitività". Servirà a "far progredire l'unione dei mercati dei capitali" e "saranno necessari anche sforzi significativi per rafforzare la resilienza economica dell'Europa e decarbonizzare l'economia. Ciò richiederà investimenti sostanziali nei prossimi anni, che devono provenire sia da fonti private che pubbliche".

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