Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico a Bruxelles, ribadendo la richiesta di anticipare la revisione dell'obiettivo di vendere solo auto nuove a emissioni zero dal 2035, revisione che è prevista attualmente nel 2026
La transizione alla mobilità elettrica nel 2035 andrebbe "posticipata". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso, a Bruxelles durante un evento sull'automotive a porte chiuse, organizzato dalla presidenza ungherese, ribadendo la richiesta di anticipare la revisione dell'obiettivo di vendere solo auto nuove a emissioni zero dal 2035, revisione che è prevista attualmente nel 2026.
In mancanza di un approccio realistico alla transizione verde - ha detto Urso - che allinei "politica ambientale, politica industriale e politica della sicurezza", che trovi per esempio il modo di produrre in Europa batterie realizzate con materie prime "estratte dal nostro sottosuolo" e renda "sostenibile" l'obiettivo di vendere solo veicoli nuovi a emissioni zero nel 2035, in base al "principio di realtà" la transizione alla mobilità elettrica andrebbe "posticipata".
Senza paraocchi
"La realtà va affrontata senza paraocchi - ha affermato - senza ideologie e con la neutralità tecnologica. E bisogna porsi una domanda fondamentale: come facciamo a realizzare nel nostro continente batterie elettriche utilizzando materie prime estratte nel nostro sottosuolo e lavorate" in loco? "Cioè come garantire la transizione all'elettrico e al digitale, garantendo anche la libertà dell'Occidente? Perché l'Europa - ricorda il ministro - è circondata dalle guerre. E dobbiamo prevedere la possibilità che si spezzino le catene di approvvigionamento. Per questo vogliamo che sia anticipata la clausola di revisione" prevista nella normativa sulle emissioni degli autoveicoli "alla prima parte di questa legislatura europea", cioè al "primo trimestre 2025" o "ai primi mesi del prossimo anno", "per dare certezze alle imprese e ai cittadini dell'Ue. Chiederemo di anticipare il rapporto al primo trimestre del 2025 e di anticipare le decisioni al secondo trimestre del prossimo anno".
Due vie
Due saranno le vie: la "strada maestra" di confermare l'obiettivo del 2035, a patto di realizzare le necessarie "condizioni", oppure la via "subordinata", quella di rimandare la transizione al 'solo elettrico'. "A nostro avviso - ha aggiunto Urso - a queste condizioni è possibile mantenere l'obiettivo del 2035" di vendere solo auto nuove a emissioni zero. "Ma solo - precisa - se allineiamo politica ambientale, politica industriale e politica della sicurezza. Ogni decisione deve tenere conto delle tre transizioni, e collegare la transizione verso l'elettrico alla sostenibilità industriale, sociale e quindi anche della cultura e dei diritti europei".