Introduzione
Il desiderio di arricchimento viene usato dai criminali per mettere in atto frodi sempre più sofisticate e aggressive. Quelle legate al mondo del trading e all’acquisto di criptovalute rimangono sempre ai primi posti. E l’Italia è la nazione dove i raggiri online sono cresciuti maggiormente rispetto al resto d’Europa. “Non esiste una vittima prescelta, chiunque può finire nella rete dei truffatori”, avvertono gli esperti. Ecco quali sono i meccanismi mentali e psicologici che portano a cadere nelle trappole e come si tende a reagire.
Quello che devi sapere
Desiderio di ricchezza e aumento delle truffe
- Secondo una ricerca internazionale pubblicata su Nature Sustainability e realizzata dagli psicologi Paul Bain e Renata Bongiorno, servono circa nove milioni di euro per vivere bene. Per l’86% degli intervistati una “vita da sogno” richiede per l’esattezza 9,14 milioni di euro. Ma c’è anche chi ha risposto che si “accontenterebbe” di un solo milione. Il desiderio di ricchezza rimane una priorità per molte persone. E viene talvolta sfruttato da criminali che mettono in atto frodi sempre più sofisticate e aggressive. Fra le tante truffe, in una virtuale classifica in negativo, quelle legate al mondo del trading e all’acquisto di criptovalute rimangono sempre ai primi posti.
Per approfondire: Money Muling, cos'è la nuova truffa su Telegram e come difendersi
Attenzione alle truffe finanziarie
- “Nelle truffe finanziarie – spiega il quattro volte Campione del Mondo di trading, Andrea Unger – siamo tutti a rischio, senza distinzione di sesso, età, livello culturale, economico ed estrazione sociale. Non esiste una vittima prescelta, chiunque può finire nella rete di loschi truffatori. Il sogno di realizzare lauti guadagni senza fatica, unito alla finanza a portata di clic, non fa sconti a nessuno, tant’è che nella rete dei truffatori possono rimanere intrappolati sia i laureati, sia le persone con titoli di studio inferiori”
La spiegazione del fenomeno psicologico
- “Quando siamo di fronte al fenomeno psicologico, ma anche sociale, dell’essere abbagliati dal desiderio di ricchezza e facile realizzazione attraverso il denaro - spiega Domenico Nardiello, Psicologo e Psicoterapeuta - alle spalle di questo desiderio possiamo intravedere una dinamica che potremmo definire ‘anacronistica’: le masse risentono ancora di quello che è stato l’edonismo del secolo scorso, soprattutto degli anni ‘80 e ‘90. Un periodo nel quale si sono sovvertiti rapidamente alcuni valori che regolavano la nostra società. E questi valori, legati alla performance e al raggiungimento del risultato, hanno sovvertito il concetto del valore intrinseco dei soldi. Ho usato la parola ‘anacronistico’ perché, se oggi avessimo uno sguardo critico su questo argomento, potremmo vedere oltre il suo modo di incantare la massa. Psicologicamente questo tipo di attrazione si basa sulla sovversione della scala dei bisogni umani. Oggi l’individuo si sente al centro del mondo, al centro del sistema, e questo si mette in atto attraverso un facile raggiungimento degli obiettivi e un facile arricchimento in grado di sostenere questa centralità dell’Io ipertrofico”
In Italia boom di truffe online
- L’Italia, in effetti, è la nazione dove le truffe online sono cresciute maggiormente rispetto al resto d’Europa. “In attesa di vedere cosa realizzerà concretamente la Consob, che recentemente si è espressa nel contrastare il fenomeno degli influencer finanziari – spiega Unger – c’è da considerare che il vero punto debole non è tanto l’imperversare di questi personaggi, quanto la modalità di ascolto della massa. Il pubblico retail che vuole credere nella rendita mensile extra e nella ricchezza facile continua a illudersi, non ascoltando chi dà loro delle raccomandazioni. Di base non ha una cultura finanziaria adeguata per capire che alcune promesse non possono stare in piedi”
Unger: “Le persone non vogliono ammettere di essere state truffate"
- Ma i problemi non finiscono qui. Per Unger c’è anche un altro aspetto forse ancora più preoccupante. “Anche quando le persone si accorgono di essere state raggirate, non vogliono ammettere l’errore e cercano degli alibi per autogiustificarsi. Un atteggiamento che li fa ricadere nuovamente nella truffa, rendendoli doppiamente delle vittime”
Come ci si comporta davanti al fallimento
- “Questa posizione ipertrofica che fa perdere alle masse l’aspetto critico – chiarisce Nardiello – rende complicato anche il rapporto del soggetto rispetto al fallimento. Quando nella ricerca dell’arricchimento facile ci si trova di fronte allo scacco del fallimento, è molto semplice alzare delle barriere difensive che portano la responsabilità altrove. Al contrario, chi riesce a mantenere un assetto critico rispetto alle dinamiche descritte, lavora più sul togliere che sul mettere, entrando in un gioco a sottrarre più che ad addizionare”
Serve maggiore consapevolezza
- Insomma, la consapevolezza e la cultura finanziaria sono le armi di difesa. “Facendo un parallelismo facilmente comprensibile – conclude Unger – se domani ci proponessero una pillola miracolosa che ci fa perdere 10kg in una settimana, dovremmo avere gli strumenti critici per capire che si tratta di una ‘promessa’ irrealizzabile. Lo stesso dovrebbe avvenire nelle questioni finanziarie”.
Per approfondire: Truffe online e frodi informatiche, perquisizioni in 11 regioni: 14 mila casi da gennaio
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in questa scheda
- Desiderio di ricchezza e aumento delle truffe
- Attenzione alle truffe finanziarie
- La spiegazione del fenomeno psicologico
- In Italia boom di truffe online
- Unger: “Le persone non vogliono ammettere di essere state truffate"
- Come ci si comporta davanti al fallimento
- Serve maggiore consapevolezza
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