Introduzione
Tra i bonus fiscali attivi nel 2024, c'è anche quello dedicato alle mamme lavoratrici. L’agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato, con contratto a tempo indeterminato, con almeno tre figli, dei quali almeno uno minorenne, o con due figli di cui il più piccolo di età inferiore ai 10 anni. La durata della misura, in vigore fino a dicembre 2026, varia in base al numero di figli e prevede uno sgravio massimo di 3mila euro l'anno, pari a circa 250 euro al mese. Ecco come richiedere l’agevolazione e tutto quello che c’è da sapere sul bonus mamme 2024.
Quello che devi sapere
Cosa prevede la misura
Introdotta dal governo Meloni come forma di sostegno economico alle lavoratrici con almeno due figli che intendono meglio coniugare l'occupazione con la maternità, la misura prevede per un periodo di tempo uno sgravio al 100% dalla quota di contributi per invalidità, vecchiaia e superstiti (Ivs)
Come funziona il bonus
Il bonus, il nome ufficiale è “decontribuzione di maternità”, consiste in un taglio della tassazione fino a 250 euro mensili, e dunque fino a 3.000 euro l’anno. L’importo non è fisso, ma varia anche in base al reddito della dipendente. La trattenuta dei contributi previdenziali è pari al 9,19% della Ral (Retribuzione annuale lorda), che sale al 9,49% nel privato per le aziende con più di 15 dipendenti
A chi spetta
Il bonus mamma si rivolge alle lavoratrici dipendenti assunte con contratto a tempo indeterminato con almeno 2 figli. La copertura dipende dalla composizione del nucleo familiare: per le donne con almeno 3 figli lo sgravio è valido fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo. Per le madri con 2 figli a carico, l'età massima di quello più piccolo si abbassa a 10 anni
I settori coinvolti
Il bonus riguarda sia le dipendenti pubbliche che private, incluso il settore agricolo, con un contratto a tempo indeterminato, anche part time, ad esclusione del lavoro domestico
Esclusioni
Sono escluse dal bonus le madri di un solo figlio, le lavoratici domestiche, le pensionate, le lavoratrici a tempo determinato, le libere professioniste, le disoccupate e le collaboratrici occasionali. Se un contratto a termine viene convertito a tempo indeterminato il bonus scatterà in quel momento
C’è un limite di reddito?
La norma non prevede un limite di reddito per ottenere il beneficio. Possono farne richiesta anche le manager con un contratto di lavoro dipendente
Come richiedere il bonus
Come stabilito da una circolare Inps del 31 gennaio, per agevolare la fruizione dell’esonero, le lavoratrici dei settori pubblico e privato possono comunicare al datore di lavoro la volontà di beneficiare del bonus e informarlo del numero e dei codici fiscali dei figli. È possibile, inoltre, trasmettere direttamente all’Istituto le informazioni relative ai codici fiscali e ai dati anagrafici dei propri figli tramite l’applicazione dedicata “Utility esonero lavoratrici madri”, disponibile sul Portale delle Agevolazioni. Per le lavoratrici della scuola, il bonus mamme può essere richiesto tramite l’assistenza di Caf e patronati, oppure direttamente sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Richiesta online
Per effettuare la richiesta online, occorre accedere all’area riservata del sito mim.gov.it. Per effettuare l’accesso è necessario autenticarsi con Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta di identità elettronica) o eIdas (electronic Ientification authentication and signature). Nell’area riservata, bisogna seguire questo percorso: Menu > Servizi > Tutti i servizi > Decontribuzione di maternità
Indicare i dati dei figli
Nell’istanza le lavoratrici devono indicare i dati anagrafici dei figli (nome, cognome, data di nascita e codice fiscale). È possibile indicare da due ad un massimo tre figli. In caso di lavoratrice madre di più di tre figli è necessario includere tra quelli comunicati il codice fiscale del figlio più piccolo
L’erogazione
L’erogazione del bonus mamme è automatica. Una volta riconosciuto il possesso dei requisiti, l’esonero viene accreditato direttamente alla beneficiaria su conto corrente tramite il sistema NoiPA
Bonus mamme lavoratrici: scadenza
Il bonus per le mamme lavoratrici è tra i contributi diretti sugli stipendi in attesa di rinnovo. La scadenza del contributo dipende dal numero di figli. Per le madri con almeno 2 figli, dei quali uno di età inferiore ai 10 anni, l'orizzonte dello sgravio è la fine di quest'anno. Fino al 31 dicembre 2026 la misura è garantita invece per le donne con almeno 3 figli, di cui almeno uno minorenne