Tim, rete passa a Kkr. Labriola: "Un nuovo inizio". Cosa cambia

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Dopo lunghe trattative, l'azienda ha ceduto la sua infrastruttura alla holding costituita da Kkr, Abu Dhabi Investment Authority, Canada Pension Plan Investment Board, ministero dell’Economia e F2i. L’obiettivo: abbattere il debito che ne ha frenato a lungo la capacità di investimento

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Novità in casa Tim. L’azienda ha venduto la rete di telecomunicazioni per 18,8 miliardi di euro. Dopo lunghe trattative, Tim ha ceduto la sua infrastruttura alla holding costituita da Kkr, Abu Dhabi Investment Authority, Canada Pension Plan Investment Board, ministero dell’Economia ed F2i. L’obiettivo: abbattere il debito che ne ha frenato a lungo la capacità di investimento. Nella serata dell'1 luglio, nello studio milanese del notaio Carlo Marchetti, è stata perfezionata l’operazione che va a segnare una svolta epocale nella storia italiana delle telecomunicazioni. E che va anche a cambiare il datore di lavoro per oltre 36 mila dipendenti. 

L'operazione

Fibercop è il nuovo operatore 'wholesale only' italiano. "Tim resterà la Telco di riferimento in Italia, rimanendo l'operatore più infrastrutturato e offrendo servizi innovativi”, ha sottolineato l'ad Pietro Labriola al closing della cessione di Netco, consapevole che l'operazione è un unicum in Europa ma non è solo un traguardo, "è anche un nuovo punto di partenza". Gli asset ceduti da Tim sono stati valorizzati fino a un massimo di 22 miliardi di euro, compresi gli earn out, e questo permette al gruppo telefonico una riduzione dell'indebitamento finanziario effettiva di 13,8 miliardi di euro.

Come sarà la nuova Tim

La società ha preso casa in uno degli immobili di Tim a Milano, nella periferia Nord ('NoLo') dove prima era ospitata una delle centrali del gruppo, mentre la sede operativa sarà a Roma in via Oriolo Romano, nel quadrante Nord della città. I soci si sono riuniti subito dopo il closing per nominare, tra le altre delibere, il nuovo cda. Se non ci saranno sorprese, Massimo Sarmi sarà confermato presidente; Luigi Ferraris, ex ad di Fs, sarà cooptato come amministratore delegato e ad Elisabetta Romano (che esce dal cda) è stato affidato il ruolo di chief technology officer. Ora i rapporti tra NetCo e Tim resteranno regolati attraverso un Master Service Agreement che ha durata di 15 anni, rinnovabile per ulteriori 15, e "i servizi saranno resi a prezzi di mercato e senza impegni minimi di acquisto", precisa Tim. L'organico totale di Tim scende da 37.065 a 17.281 persone, equivalenti a 16.135 full time equivalent, mentre quasi 20 mila sono passati a Fibercop.  "Abbiamo centrato tutti gli obiettivi che avevamo annunciato e rispettando tutte le tempistiche promesse", ha sottolineato Labriola. "Intendiamo continuare su questa strada per far crescere la fiducia dei

dipendenti, dei clienti e degli azionisti. Primi in Europa, abbiamo scelto di separare l'infrastruttura dai servizi, per garantire lo sviluppo migliore, sostenibile e più rapido

possibile".

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Il commento di Giorgetti

"È il primo pezzo di un puzzle della soluzione degli storici problemi di questo Paese e un passaggio chiave per riassetto del sistema telecomunicazioni italiano". Questo il commentato del ministro Giancarlo Giorgetti sull'operazione. "Il governo interviene in un settore strategico, con una grande operazione di politica industriale che, tra l'altro, mette in sicurezza Tim e i suoi lavoratori", ha quindi aggiunto.

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