Decontribuzione al Sud, prorogato al 31 dicembre l’esonero contributivo: cosa sapere

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Arriverà fino a fine anno l’esonero contributivo per chi assume al Sud: decisivo l’incontro tra il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e la vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager che ha dato il via libera per la proroga da parte di Bruxelles. L’aiuto però sarà valido solo per le assunzioni effettuate entro il 30 giugno 2024 da parte delle aziende che hanno sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

La misura copre tutti i rapporti di lavoro dipendente e si tratta di uno sgravio sui contributi previdenziali, a cui vanno esclusi i premi e i contributi INAIL. Non è previsto un massimale di sgravio contributivo individuale. Non rientrano, invece, tutti quei rapporti di lavoro nel settore del lavoro domestico, della finanza e dell'agricoltura.

Quello che devi sapere

Resiste l’esonero contributivo

  • Prosegue l’esonero contributivo per chi assume al Sud Italia. Via libera della Commissione Ue alla proroga al 31 dicembre 2024 di “Decontribuzione Sud”, la misura con cui si incentivano le assunzioni entro il 30 giugno 2024 per le aziende con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Per approfondirePil Italia, il Sud cresce più del Nord: +1,3%. Tutti i dati del report Svimez

A chi era destinato

  • L’intervento sul costo del lavoro al Sud, che vale 3,3 miliardi di euro all’anno, e che interessa oltre tre milioni di dipendenti, era a rischio cancellazione tra le polemiche di sindacati e imprese. In origine l’esonero contributivo era nato per contenere gli effetti della pandemia di Covid-19 ed è stato finanziato dal programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l'occupazione (Spao) finanziato dal Fondo sociale europeo, e con risorse dal React-Eu

Inclusioni ed esclusioni

  • La misura consiste in uno sgravio sui contributi previdenziali per i datori di lavoro privati con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.  Sono esclusi i premi e contributi INAIL. Non è previsto un massimale di sgravio contributivo individuale

Le tempistiche

  • La misura doveva durare fino al 2029 con un décalage così disegnato: esonero al 20% per il biennio 2026-2027 e al 10% nel biennio 2028-2029. Il governo Meloni aveva però escluso in un incontro con i sindacati avvenuto il mese scorso il rinnovo della Decontribuzione Sud

Ambiti di applicazione

  • La decontribuzione Sud è stata una delle agevolazioni sui rapporti di lavoro dipendente tra le più utilizzate visto che ha interessato in passato anche milioni di rapporti di lavoro, di cui 1,5 milioni nel 2023. Va anche precisato che non si applica solo alle nuove assunzioni ma a tutti i rapporti in essere nel periodo agevolato. Sono esclusi, invece, il settore del lavoro domestico, della finanza e dell'agricoltura

Massimali

  • L'Inps aveva fornito le istruzioni operative per la fruizione dell'esonero fino a dicembre 2022 con la circolare 90 del 27 luglio 2022, riconfermate poi sempre a fine 2022, dove venivano ricordati i massimali applicabili fino al mese di competenza che ammontavano a 300 mila euro per le imprese attive nei settori della pesca e dell'acquacoltura e a 2 milioni di euro per tutte le altre imprese ammissibili al regime di aiuti esistente. Le nuove istruzioni precisano che il Temporary Framework europeo ha innalzato nuovamente i massimali, come segue: per i settori della pesca e dell’acquacoltura passano da 300mila a 335mila euro; per le altre imprese ammissibili all’aiuto, il massimale sale da 2 milioni a 2,25 milioni di euro

La modifica

  • Il dietrofront è stato annunciato dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, a seguito dell'incontro con la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager. La proroga riguarderà il 2024 ma la misura verrà rimodulata e resa strutturale. Tema del bilaterale era infatti la possibilità di rendere la misura uno strumento a lungo termine superando il carattere temporaneo richiesto per le misure approvate nell'ambito del quadro europeo di aiuti di stato attivato dalla Commissione. Lo sgravio era infatti stato autorizzato in precedenza da Bruxelles ma solo per periodi brevi

Le parole del ministro Calderone

  • Dice il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone: “Questa decisione è il riconoscimento del fatto che la decontribuzione è oggi necessaria per le nostre aziende del Mezzogiorno, per continuare nel percorso intrapreso di riduzione dei divari territoriali e promozione delle imprese, del lavoro e del sistema produttivo nel suo complesso. Questi ulteriori sei mesi sono fondamentali per consentirci di mettere a punto una revisione organica della Decontribuzione sud, sempre più orientata agli investimenti”

L’opinione delle aziende

  • Soddisfatto il mondo delle aziende. Per Confcommercio-Imprese per l'Italia si tratta di “una misura di particolare importanza per il sostegno dell'occupazione nel Mezzogiorno ma occorrerà, ora, proseguire il confronto in sede europea per una riconfigurazione, tenendo conto dell'ormai imminente venir meno del quadro temporaneo europeo in materia di aiuti di stato”

Il bonus Zes

  • Visti i dubbi sul rinnovo della misura da parte dell’Unione europea, il governo aveva introdotto poche settimane fa il cosiddetto bonus Zes, cioè uno sgravio contributivo destinato alle assunzioni nelle stesse regioni del Mezzogiorno, che però presenta criteri più restrittivi. Quest’incentivo riguarda le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 di lavoratori over 35 disoccupati da almeno 24 mesi, ed è riservato a imprese con un massimo di 10 dipendenti al momento dell’assunzione

 

Per approfondire: Bonus Zes Unica del Sud, domande entro il 12 luglio: a chi spetta e come funziona