Bonus colonnine per auto elettriche in scadenza: come fare domanda

Economia
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Imprese e professionisti hanno tempo fino al 20 giugno per richiedere il bonus colonnine 2024, che riconosce un contributo del 40% a copertura delle spese ammissibili per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici. Ecco come richiederlo e a chi è riservato

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Il 20 giugno chiude lo sportello per accedere al bonus colonnine 2024 dedicato a imprese e professionisti, che riconosce un contributo del 40% a copertura delle spese ammissibili per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici. Dalla prima edizione, chiusa lo scorso novembre, sono disponibili ancora 70 milioni di euro. Ecco nel dettaglio cos’è questo bonus, come richiederlo e a chi è riservato.

Bonus colonnine auto elettriche: cos’è

Il bonus colonnine elettriche è un contributo concesso ed erogato dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e gestito da Invitalia. In realtà l'agevolazione è formata da due contributi distinti uno per le utenze domestiche e uno per imprese e professionisti.

Come fare domanda

I canali per l’invio della domanda a seconda della tipologia di intervento sono due: tramite il portale Invitalia oppure a mezzo Pec. Nello specifico, ai professionisti è richiesto l'utilizzo della piattaforma Invitalia; mentre le imprese possono fare richiesta via Pec, all’indirizzo “CRE1@postacert.invitalia.it”, per gli interventi relativi all’acquisto e all’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000 euro. Al di sotto di questa cifra anche le imprese possono utilizzare la piattaforma Invitalia.

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Le spese a cui si riferisce il bonus

Il contributo copre le seguenti spese: l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; la connessione alla rete elettrica; le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi. In questi ultimi due casi la copertura massima dell’agevolazione è pari al 10%.

Beneficiari: i requisiti richiesti  

Possono beneficiare del bonus colonnine le imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e i singoli professionisti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. Nello specifico, come indicato nel decreto Mase del 25 agosto 2021, le imprese devono avere la sede sul territorio italiano, risultare attive e iscritte al Registro delle imprese, non essere in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione, essere iscritte presso Inps o Inail e avere una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), essere in regola con gli adempimenti fiscali. Ai professionisti è invece richiesto, fra le altre cose, la presentazione di un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro.

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