Opzione donna 2024, il calendario dei pagamenti in base alle categorie. I requisiti
EconomiaIntroduzione
L’Istituto nazionale di previdenza sociale, l’Inps, ha comunicato alcuni chiarimenti in merito a Opzione donna, che consente ad alcune lavoratrici di andare in pensione in anticipo. Per accedere alla misura sono previsti almeno 61 anni di età e 35 di contributi, ma anche la presenza di una situazione di disagio accertato.
Per chi ne ha diritto, l’erogazione dell’assegno cambia in base alle categorie: le autonome e le dipendenti, per esempio, l’hanno ricevuto in febbraio. Le addette al settore scolastico vedranno la somma in setttembre, le lavoratrici impegnate nel settore delle arti Afam – Alta formazione artistica, musicale e coreutica – la otterranno dal primo novembre 2024
Quello che devi sapere
Per accedere
- L'Inps ha fornito alcuni chiarimenti sull'accesso a Opzione Donna, sulla quale la legge di Bilancio per il 2024 ha previsto una ulteriore stretta. Per accedere alla misura sono previsti almeno 61 anni di età e 35 di contributi, ma anche la presenza di una situazione di disagio accertato
Per approfondire: Pensioni, calano le lavoratrici che utilizzano Opzione donna: i dati e le ragioni
Le date per categoria/1
- La data di inizio dei pagamenti per Opzione donna 2024 varia a seconda della categoria di lavoratrici. Per le lavoratrici dipendenti e autonome, per esempio, i pagamenti non sono potuti partire prima del febbraio 2024
Le date per categoria/2
- Cambiano invece le cose per altre categorie, ad esempio per le dipendenti del settore pubblico, delle poste, delle ferrovie e delle aziende elettriche: in questo caso i pagamenti iniziano dal momento della presentazione della domanda. Per le lavoratrici del comparto scuola l’assegno partirà dal primo settembre 2024. Per le donne impegnate nel settore delle arti Afam - Alta formazione artistica, musicale e coreutica - i pagamenti inizieranno il primo novembre 2024
61 anni
- Il requisito anagrafico di 61 anni (in aumento di un anno dai 60 previsti per il 2023) è ridotto di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni. Restano confermati - si legge sul sito Inps- anche nel 2024 gli altri requisiti già previsti dalla legge n. 197/2022 (Finanziaria 2023)
I requisiti/1
- Le lavoratrici possono accedere a questa misura se al momento della presentazione della domanda si trovano in alcune condizioni. Nello specifico, se assistono da almeno sei mesi il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104
I requisiti/2
- Oppure se assistono un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti oppure siano deceduti o mancanti (cfr. il paragrafo 2.1 della circolare n. 25 del 2023)
I requisiti/3
- Oppure ancora hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento, o ancora sono lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296
I numeri
- Nei primi tre mesi del 2024, anche a causa dell'innalzamento di un anno del requisito anagrafico, il numero delle pensioni con Opzione donna è sceso molto: 1.276 assegni liquidati contro i 11.514 dell'intero 2023
Cosa serve per raggiungere i requisiti/1
- Ai fini del raggiungimento del requisito (35 anni) sono utili: contributi obbligatori, contribuzione da riscatto o da ricongiunzione, contributi volontari e figurativi (quindi anche i versamenti per il riscatto della laurea) ma sono esclusi quelli figurativi accreditati per malattia e disoccupazione dei lavoratori dipendenti privati
Cosa serve per raggiungere i requisiti/2
- Sono utili anche i periodi assicurativi maturati all’estero in Paesi ai quali si applica la regolamentazione dell’Unione europea in materia di sicurezza sociale (Stati dell’Ue, Svizzera e Paesi SEE) e in Paesi legati all’Italia da convenzioni bilaterali di sicurezza sociale, rispettando il minimale di contribuzione per l’accesso alla totalizzazione internazionale previsto dalla normativa comunitaria (52 settimane) o dalle singole convenzioni bilaterali. Possono essere totalizzati, inoltre, anche i periodi maturati nel Regno Unito sia antecedentemente che successivamente alla data del 31 dicembre 2020
Introdotta nel 2019
- La misura è stata introdotta con il decreto legge del 28 gennaio 2019, n. 4, poi convertito con modificazioni in legge il 28 marzo 2019, n. 26. Questi i requisiti di allora: aver maturato entro il 31 dicembre 2018 un'anzianità contributiva di 35 anni ed un'età anagrafica di 58 anni, se dipendenti, e di 59 anni, se autonome
Aspettativa di vita
- Si segnala, infine, che con riferimento al requisito anagrafico richiesto non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita di cui all’articolo 12 del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78. Ciò vuol dire che l’età prevista non aumenta in base all’incremento della speranza di vita registrato dall’Istat di anno in anno, come invece succede per la pensione di vecchiaia e anticipata
Per approfondire: Pensioni, Opzione Donna: cosa cambia nel 2024