Affitti brevi per l'estate 2024, le mete più economiche e quelle più costose in Europa

Economia
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Introduzione

Il portale AirDna ha elaborato i dati relativi agli affitti brevi in Europa e ne ha ricavato un quadro per l’estate in arrivo. In media, la domanda da parte dell’utenza è in crescita: +17% rispetto al 2023 fra giugno e luglio e +22% rispetto ad agosto dello stesso anno. Forse un po’ a sorpresa, i Paesi che presentano il maggior incremento di prenotazioni sono quelli scandinavi e del Nord Europa, mentre per quanto riguarda le singole città in testa c’è Monaco di Baviera (segna +50% rispetto all’anno scorso).

 

Ibiza e Mykonos sono le città con i prezzi più alti (oltre 800 euro al giorno la prima, più di 700 la seconda), mentre la Turchia ha le mete più economiche. La tariffa media dell’Italia è 210 euro e la pone all’ottavo posto su 42.

Quello che devi sapere

I DATI

  • Inizia il periodo in cui aumentano le prenotazione per gli affitti brevi in giro per l’Europa. Lo si evince dai dati di AirDna, un portale di statistiche e misurazioni di alloggi che raccoglie dati da Airbnb e Vrbo del gruppo Expedia e da oltre 1,5 milioni di gestori di proprietà e host: la domanda per giugno e luglio registra una crescita del 17% rispetto al 2023, mentre quella in agosto è del 22%

Per approfondire:

Affitti brevi, ok a banca dati unica e Codice Identificativo: collaudo al via il 3 giugno

I PAESI CON PIÙ PRENOTAZIONI

  • I Paesi che fanno segnare il maggior incremento di prenotazioni su base annua per il trimestre sono Finlandia (+31%), Norvegia (+30%), Polonia (+29%), Germania (+29%) e Repubblica Ceca (+26%). La domanda ha una spinta inferiore invece in Portogallo (14%) e in Italia (+13%), che lo scorso anno avevano riscontrato una forte accelerazione

MONACO DI BAVIERA

  • Fra le città, in testa si trova Monaco di Baviera, con un incremento di prenotazioni di oltre il 50%. Una significativa spinta è arrivata con grande probabilità dal Campionato europeo di calcio, che il 14 giugno partirà proprio nella città tedesca. Per quanto riguarda l’Italia, tra i centri urbani in crescita si ritrovano soprattutto Milano e Palermo

I PREZZI PIÙ ALTI

  • I prezzi in maggior rialzo rispetto a giugno-agosto si trovano in Danimarca, le cui tariffe sono cresciute del 27% rispetto a giugno-agosto 2023. Seguono la Gran Bretagna (+16%), Spagna (+14%), Polonia e Germania (entrambe a +13%) 

I PREZZI PIÙ BASSI

  • Nella parte più bassa della classifica si trovano invece Ungheria (+5%), Norvegia (+4%), Svezia (+2%), Grecia (+1%). Da notare la Croazia, dove le tariffe estive risultano più basse di quello dello scorso anno e segnano -3%. L’Italia si trova a metà classifica, con un aumento dei prezzi per gli affitti brevi dell’8%. Si tratta di un valore appena al di sotto la media dei 20 principali mercati europei, cioè il 9%

TARIFFE MEDIE

  • AirDna ha elaborato i dati in modo tale da poter fotografare le tariffe medie che saranno applicate in Europa per la prossima estate in arrivo. Al primo posto c’è l’Islanda: per un affitto breve nel periodo fra giugno e agosto si pagheranno circa 264 euro. Seguono il Principato di Monaco – 261 euro – e Gran Bretagna con 260 euro. I prezzi in media sono alti anche in Spagna, che segna 253 euro, e in Grecia, con 236 euro. L’Italia è all’ottavo posto (su 42) con 210 euro, poco distante dalla Turchia con 207. In Europa meridionale invece le tariffe sono economiche, soprattutto in Kosovo (50 euro). L’Albania, che di recente ha conosciuto un forte sviluppo turistico, si attesta sugli 84 euro

DESTINAZIONI PIÙ CARE

  • La classifica cambia se dai Paesi si passa alle singole destinazioni. Ibiza, per esempio, è in vetta con due località: per stare a Sant Josep de sa Talaia l’Adr (average daily rate) è di 830 euro, mentre per stare a Santa Eulalia del Río ne servono 788. Al terzo posto c’è Mykonos con 750 euro, al quarto la Costiera amalfitana con Positano – 744 – e Almancil, un borgo dell’Algarve portoghese con 658 euro a notte 

DESTINAZIONI PIÙ ECONOMICHE

  • Per l’estate del 2024 la tariffa media più bassa per gli affitti brevi è quella richiesta nella turca Eskişehir, centro universitario nell’Anatolia: 35 euro. Ankara, invece, è la capitale più economica (40 euro). Un po’ più cara la tariffa media a Tirana, con 50 euro

 

IN ITALIA/1

  • Nel frattempo, in Italia sono state introdotte due novità nel settore: la Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve e per finalità turistica (Bdsr) e il il Codice identificativo nazionale (Cin). È arrivato, infatti, il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni al decreto sull'interoperabilità della piattaforma digitale realizzata dal ministero del Turismo in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome

IN ITALIA/2

  • Attraverso la Bdsr, con un processo semplificato, è possibile richiedere il Codice identificativo nazionale (Cin), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l'esposizione all'esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica. Una volta effettuato l'accesso alla piattaforma tramite identità digitale, difatti, i titolari delle strutture e i locatori di immobili possono visualizzare le strutture collegate al proprio codice fiscale, integrare gli eventuali dati mancanti e ottenere il Cin. Il processo di entrata in esercizio della Bdsr si articola in due fasi: una fase sperimentale per lo sviluppo del modello di interoperabilità e una fase a regime

Per approfondire: 

Affitti brevi, arriva l’obbligo del codice unico. Oltre 500mila le case da registrare