Incentivi auto 2024, come funzionano e fino a quanto si può risparmiare

Economia
Stefano Santini

Stefano Santini

Dalle 10 del 3 giugno 2024 e fino al 31 dicembre sarà possibile inserire le richieste di contributo per l’acquisto di veicoli non inquinanti sulla piattaforma Ecobonus. 950 milioni di euro totali, lo sconto sarà maggiore per chi ha un Isee inferiore ai 30mila euro. Ma attenzione al prezzo di listino del mezzo

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Sarà quasi un click day, di fatto, quello che partirà alle 10 del 3 giugno 2024 per assicurarsi gli incentivi previsti dallo Stato per l’acquisto di auto non inquinanti e per rinnovare il parco circolante rottamando quelli che “emettono” di più. 950 milioni di euro totali, ad esaurimento, fino, in linea teorica, alla fine del 2024. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio scorso, il DPCM consentirà di avere uno sconto importante sui mezzi green, fino anche a oltre 13mila euro. E in particolare auto elettriche, ibride e a motore termico con un livello di emissione di CO2 fino a 135 gr/km, motocicli e ciclomotori elettrici elettrici Euro 5 o superiori e veicoli commerciali elettrici. Sarà il concessionario a prenotarlo, e qui c’è un tema: ad alcuni clienti il contratto è già stato fatto firmare ma se non riuscissero a ottenere il bonus tutto viene annullato. Tutti i dettagli per le varie categorie di veicoli si possono trovare sul sito del Mise.

Quanto possiamo risparmiare sulle auto (vedi tabella sotto)

Molto importante è un numerino che si trova in basso nel nostro libretto di circolazione o semplicemente digitando on line la nostra targa e il tipo di veicolo. E’ quello riguardante le emissioni di CO2 e la conseguente classe ambientale di appartenenza. Da 0 a 20 gr/km, ad esempio, che corrisponde al livello di un’auto elettrica, il contributo è di 6 mila euro a cui aggiungerne altri 5, 4 o 3mila a seconda proprio della classe ambientale del veicolo che rottamiamo (Euro 0, 1 e 2, Euro 3, o Euro 4), per un massimo di 11mila euro. Cifra che può salire ancora se abbiamo un reddito familiare Isee inferiore ai 30mila euro, che ci consente di aggiungere un ulteriore 25% di sconto ed arrivare così a un massimo di 13.750 euro.

Le plug-in e le termiche

Diverso il conteggio per le auto che hanno una quantità di emissione di CO2 compresa tra i 21 e i 60 gr/km, vale a dire le ibride plug-in, quelle che possono marciare anche in solo elettrico per un’autonomia limitata ma ricaricabile. Qui il contributo sarà di 4mila euro senza rottamazione e salirà fino agli 8 mila totali sempre in base alla classe ambientale del veicolo che rottamiamo (più la classe è inferiore, più soldi riceviamo). Anche qui vale aggiungere un 25% in più se il reddito è inferiore ai 30mila euro. Per l’acquisto di auto mild hybrid o termiche, con emissioni comprese tra i 61 e i 135 gr/km, il contributo sarà erogato solo con la rottamazione di un altro mezzo, e partirà dai 3mila euro a scendere fino ai 1.500

Occhio al prezzo e non solo

Ma attenzione al listino dell’auto. Gli incentivi vengono erogati solo non oltre un certo prezzo. Optional compresi, infatti, e Iva esclusa le auto elettriche (quelle da 0-20 gr/km) e le termiche o mild hybrid (61-135 gr/km) non devono superare i 35mila euro, mentre le ibride plug-in (21-60 gr/km) i 45mila.

Inoltre perché un veicolo sia rottamabile deve essere intestato da almeno 12 mesi al proprietario del nuovo veicolo a un familiare convivente.

I fondi a disposizione

I fondi totali sono 950 mila, di cui 402 per l’acquisto di modelli termici o mild hybrid, 240 per le elettriche e 140 per le ibride plug-in. Ulteriori 20 milioni sono previsti per i taxi e altrettanti 20 per le auto usate. 32,5 milioni sono destinati a moto, scooter, motocicli. 53 invece ai veicoli commerciali e 50 per le società di noleggio. Infine altri 20 divisi equamente per l’installazione di impianti Gpl e metano.

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