Benzina, prezzi in salita e bonus carburanti per i redditi bassi al palo: ecco perché
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Secondo l’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy, la verde e il diesel hanno toccato i massimi da sei mesi. L'instabilità geopolitica, con l'acutizzarsi dei conflitti in Medio Oriente e Ucraina, e i tagli dell’Opec+ spingono il costo alla pompa. Nel frattempo l’agevolazione introdotta dal governo per i possessori della social card “Dedicata a te”, scaduta il 15 marzo, resta in attesa di rinnovo
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- La curva dei prezzi della benzina torna a salire, con la modalità "self service" ormai a quota 2 euro al litro. Lo rivela l’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ecco perché il costo alla pompa non si ferma
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- Secondo l’Osservatorio Mimit l’asticella della verde per un rifornimento in modalità "self" ha raggiunto 1,916 euro/litro, in crescita rispetto alla precedente rilevazione (1,915). In aumento anche il servito a 2,053 euro/litro (2,051)
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- Nel monitoraggio il prezzo del diesel si conferma pressoché stabile sia in self service sia nel servito: rispettivamente a 1,813 euro/litro e 1,954 euro/litro
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- L’aumento del costo alla pompa risente in primo luogo di quello del Brent che nei giorni scorsi ha superato i 90 dollari al barile, in crescita di 15 da inizio anno. L'impennata si è registrata in particolare nell'ultimo mese: +9 dollari
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- A fronte di una domanda sostenuta il cartello Opec+ ha imposto un taglio sulla produzione di petrolio fino a metà 2024. Per evitare un surplus, la storica associazione dei produttori ha decurtato 2 milioni di barili al giorno. Tra i nuovi membri la Russia, che si è allineata con un taglio giornaliero di mezzo milione
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- In secondo luogo l’impennata sul costo del carburante si deve all’instabilità geopolitica con il perdurare dei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina
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- Come sottolineato dal presidente Unem Gianni Murano in un'intervista al Il Sole 24 Ore “i prezzi dei prodotti raffinati scontano la crisi delle raffinerie russe danneggiate nel conflitto e il conseguente blocco alle esportazioni imposte da Mosca anche verso quei Paesi che non hanno messo embarghi”
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- Per provare a limitare l'impatto dei rincari sui viaggiatori, a fine gennaio scorso l’associazione dei petrolieri Unem e altri operatori del settore hanno firmato con il ministero delle Imprese una convenzione per applicare uno sconto sul carburante ai titolari della social card “Dedicata a te”, la tessera per l’acquisto di generi di prima necessità per chi ha un Isee fino a 15mila euro
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- Fino al 15 marzo scorso la convenzione ha dato il via a ribassi da parte di alcune compagnie: in 3.200 punti Eni, per esempio, lo sconto si è attestato su una media di 40 centesimi al litro per il servito e di 20 per iperself. Il bonus benzina attende ora un rinnovo che potrebbe avvenire attraverso la firma di un nuovo accordo. L’agevolazione può contare su un fondo di 600 milioni di euro stanziati nella Legge di bilancio utili a finanziare la social card
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- Come ribadito in occasioni diverse dai ministri Urso e Giorgetti, resta escluso al momento un taglio generalizzato delle accise. La misura fu messa in campo dal governo Draghi quando i prezzi dei carburanti si impennarono fino a 2,30 euro/litro. Come previsto dal Dl Carburanti del 2023, la riduzione dell’accisa scatterebbe qualora i prezzi di benzina e gasolio superassero quello medio del bimestre precedente rispetto al valore di riferimento, espresso in euro