Si tratta, in diversi casi, di monete specificatamente prodotte per i mercati orientali, dove coni d’imitazione venivano considerati validi. Il loro valore può variare dai 3 e fino ai 150mila
Imitazioni di monete rare e antiche dal valore anche importante. Lo conferma Nomisma SpA che si occupa da diversi anni ormai di aste su oggetti simili da collezione proponendole in vendite all’asta pubblica, in sala e anche attraverso aste online. Ma quali sono le più ricercate?
Alcuni esempi
Il “Corriere della Sera” ne propone alcune, a partire dal “tallero del leone” che nel 1600 nel principato di Correggio venne battuto con materiali “meno nobili” rispetto all’originale prodotto in Olanda. Si tratta di una moneta specificatamente prodotta per i mercati orientali, dove coni d’imitazione venivano considerati validi. Illustrato da un lato con una mezza figura di guerriero elmato e corazzato sopra lo scudo con leone e leone rampante al rovescio, il “tallero del leone” è stato messo in vendita da Nomisma con un prezzo superiore ai 3 mila euro. Si parla di cifre molto superiori per un’altra rara moneta, di provenienza genovese. Si tratta di una moneta dal peso di 33,36 grammi, con raffigurata la Madonna con scettro e nubi, vendute alla cifra di 150 mila euro.
Le vecchie lire
Mettendo da parte le imitazioni e considerando invece le vecchie lire, ormai fuori corso, spesso queste non hanno un valore significativo. Ma esistono delle eccezioni, soprattutto in base all’anno in cui la moneta è stata coniata, ad eventuale e possibili errori avvenuti durante il conio, oppure nel caso in cui si fosse trattato di una moneta di prova, diversa dalla versione poi effettivamente autorizzata. Questo, ad esempio, è il caso delle 500 lire Caravelle del 1957, nella loro “di prova”. Se ben conservate e se rispettano determinati criteri, possono arrivare a valere anche 12mila euro.