Ue, prima indagine su Google, Apple e Meta per violazione nuove norme

Economia

In particolare, secondo l'esecutivo comunitario, Apple e Alphabet addebiterebbero tuttora agli sviluppatori di applicazioni commissioni ricorrenti, mentre Meta "non offre alcuna vera scelta agli utenti di rifiutare le combinazioni di dati"

ascolta articolo

La Commissione Europea avvia le prime indagini in base al Digital Markets Act, perché sospetta che Alpahabet, la holding che controlla Google, Apple e Meta (Facebook) non rispettino gli obblighi previsti dalla normativa Ue. Lo comunica la vicepresidente Margrethe Vestager. In particolare, secondo l'esecutivo comunitario, Apple e Alphabet addebiterebbero tuttora agli sviluppatori di applicazioni commissioni ricorrenti, mentre Meta "non offre alcuna vera scelta agli utenti di rifiutare le combinazioni di dati". 

I timori della Commissione

Le indagini formali annunciate oggi sono le prime ai sensi del Dma e scattano a due settimane dalla piena implementazione della riforma. Sulle 'steering rules' di Alphabet e Apple La Commissione segnala che le grandi piattaforme designate ai sensi della Dma (i 'gatekeeper') devono consentire agli sviluppatori di app di 'orientare' i consumatori verso offerte esterne agli app store dei gatekeeper, gratuitamente. La Commissione teme che le misure di Alphabet e Apple potrebbero non essere pienamente conformi poiché impongono varie restrizioni e limitazioni, come la possibilità di comunicare e promuovere liberamente offerte e di concludere direttamente contratti. Sulle misure intraprese da Alphabet per prevenire 'l'auto-preferenza', il procedimento inviato dal gruppo cui fa capo Google, mira a determinare se i risultati sul motore di ricerca possano favorire le proprie offerte nei servizi di ricerca verticale di Google (ad esempio, Google Shopping; Google Voli; Google Hotels) rispetto a quelli dei concorrenti. Su Apple l'indagine riguarda le misure adottate per ottemperare agli obblighi per consentire agli utenti finali di disinstallare facilmente qualsiasi applicazione software su iOS, modificare facilmente le impostazioni predefinite su iOS e richiedere utenti con schermate di scelta che devono consentire con efficacia e semplicità di selezionare un servizio predefinito alternativo, come un browser o un motore di ricerca sul proprio iPhone. Sul modello 'paga o acconsenti' di Meta infine, la Commissione ha avviato un procedimento per verificare se sia conforme alla norma che impone ai gatekeeper di ottenere il consenso degli utenti quando intendono combinare o usare in modo incrociato i dati personali su diversi servizi principali della piattaforma. Altre misure investigative riguardano l'ipotesi che preferisca i prodotti del proprio marchio sull'Amazon Store in violazione del Dma, e della nuova struttura di tariffe di Apple struttura che potrebbero vanificare lo scopo degli obblighi La Commissione ha anche inoltre adottato cinque ordini di conservazione indirizzati ad Alphabet, Amazon, Apple, Meta e Microsoft, chiedendo loro di conservare documenti che potrebbero essere utilizzati per valutare la loro conformità agli obblighi Dma.

vedi anche

Australia, scontro tra governo e Meta che smette di pagare gli editori

Economia: I più letti