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Fisco, fino a dieci anni per pagare i debiti

Economia

Simone Spina

Lo prevede l'ultimo pezzo della riforma tributaria: possibilità di versare il dovuto con un piano di 120 rate per chi ha problemi economici. Fra le altre misure, la cancellazione delle cartelle non riscosse entro cinque anni e una commissione per smaltire gli arretrati, che ammontano a 1.200 miliardi

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Sarà più semplice per chi ha debiti con il Fisco avere maggior tempo per saldare il conto. Lo prevede l’ultimo tassello della riforma voluta dal governo che permetterà di spalmare quanto dovuto fino a 120 mensilità, cioè in dieci anni, con meno paletti di adesso.

Più tempo per chi non ha saldato il conto

Si allarga, quindi, il perimetro di questa agevolazione per chi non ha pagato le tasse o è in ritardo. Un intervento del genere comporta però minori incassi nei tempi attesi dallo Stato (già alle prese con un’evasione enorme), per cui è previsto il monitoraggio del Ministero dell’Economia.

Come funzionerà

La misura distingue due casi. Chi semplicemente dichiara di essere in difficoltà economica e deve fino a 120mila euro, avrà a disposizione 84 tranche (ora sono 72) dal 2025, che aumenteranno nel tempo fino a poter arrivare a 120. Chi, invece, documenta problemi finanziari e ha un debito superiore a 120mila euro avrà la possibilità di poter pagare in dieci anni.

Dopo cinque anni cartelle non riscosse nel cestino

Altra novità riguarda la notifica delle cartelle esattoriali, che da gennaio non potranno avvenire oltre il nono mese dall’accertamento dell’evasione. E non finisce qui, perché si stabilisce che dopo cinque anni di inutili tentativi di riscuotere il dovuto, il Fisco potrà stralciare i crediti vantatati dall’Erario. Una possibilità pensata per cercare di non accumulare ulteriori arretrati.

Una commissione per smaltire il magazzino delle tasse non pagate

In questo senso anche l’idea di istituire una commissione (presieduta da un magistrato della Corte dei Conti e da rappresentanti del Tesoro e dell'Agenzia delle Entrate) per analizzare il magazzino dei tributi mai versati, molti dei quali multe di piccola entità, che ammonta a 1.200 miliardi.

Gli arretrati del Fisco, quasi tutti persi

Una cifra da capogiro che però è quasi tutta persa perché in capo a defunti, nullatenenti, imprese chiuse o fallite. Si calcola che se ne potrebbero recuperare, a fatica, solo 100 miliardi. E anche così si tratta di teoria, perché ci sono una serie di limiti di legge che rendono l’operazione titanica.