La presidente della Bce Christine Lagarde è intervenuta alla Plenaria dell'Eurocamera. "L'attività economica dell'area euro è stata debole nel 2023, con una crescita del Pil reale stagnante nell'ultimo trimestre. Tuttavia, ci sono sempre più segnali di un'inversione di tendenza"
Si intravedono timidi segnali di ripresa per l'economia della zona euro. A dirlo è stata la presidente della Bce Christine Lagarde, intervenendo alla Plenaria dell'Eurocamera. "Dopo un'espansione del 3,4% nel 2022, l'attività economica dell'area euro è stata debole nel 2023, con una crescita del Pil reale stagnante nell'ultimo trimestre", ha dichiarato Lagarde. "Tuttavia, ci sono sempre più segnali di un'inversione di tendenza e alcuni indicatori prospettici indicano una ripresa nel corso dell'anno".
"Mercato del lavoro resistente malgrado il rallentamento"
"L'area dell'euro ha dovuto far fronte a una serie di shock improvvisi e consecutivi che hanno spinto l'inflazione molto in alto sulla scia della ripresa post-pandemia. Dopo aver raggiunto un picco del 10,6% nell'ottobre del 2022, l'inflazione è scesa in modo significativo grazie all'eliminazione degli shock energetici e di varie perturbazioni dal lato dell'offerta, oltre che a una decisa azione politica", ha ricordato la numero uno della Bce in aula. Per poi sottolineare: "Nonostante il rallentamento dell'economia, il mercato del lavoro è rimasto resistente. La disoccupazione si è attestata al minimo storico del 6,4% a dicembre, grazie alla robusta domanda di lavoro, che tuttavia sta mostrando qualche segno di indebolimento".