Baladin, lo storico birrificio apre ai fan e punta a Piazza Affari

Economia

Uno dei più importanti produttori di birra italiani lancia una campagna per raccogliere fondi tra il pubblico e finanziare due progetti: creare il primo "birrificio condiviso" in Italia (a Monza), e rendere il sito di Piozzo (Langhe) indipendente dal punto di vista idrico. Con sguardo su Piazza Affari.

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"Equity Crowdfunding": così si chiama, tecnicamente, l’operazione lanciata da Baladin: fuori dai tecnicismi, l'obiettivo è raccogliere 5 milioni di euro, con cui sostenere la crescita e sbarcare poi a Piazza Affari, tra quattro anni.

Uno dei maggiori produttori artigianali di birra in Italia ha lanciato il suo piano: punta ad aumentare il fatturato dai 18 milioni del 2023 a 50 milioni nel 2028, e a quadruplicare a 100mila ettolitri i volumi annui prodotti nei siti di Bernareggio, in Brianza, e Piozzo, nelle Langhe. Con l'intento nel 2028, quando il margine lordo sarà salito (dal 22 al 25%), di puntare allo sbarco in Borsa.

 

Musso: "Verso il primo birrificio condiviso d'Italia"

Isaac Musso, figlio del fondatore Teo Musso e investor relation di Baladin spiega: "Abbiamo scelto di aprire il capitale dell'azienda per crescere insieme alla nostra community. Il coinvolgimento di coloro che amiamo definire i ‘baladiniani’, che insieme a noi condividono valori identitari e filosofia del birrificio, rappresenta, infatti, uno dei pilastri dell'azienda". Le risorse raccolte serviranno anche a rendere il birrificio di Piozzo indipendente dal punto di vista idrico, sfruttando una falda a 300 metri di profondità, e a fare dello stabilimento di Bernareggio, acquisito nel 2022, il primo birrificio condiviso d'Italia, in cui verranno ospitati altri produttori artigianali. Per crescere Baladin investirà sul marketing e sulla comunicazione, sul potenziamento della rete di vendita e sul rafforzamento nei mercati internazionali, attraverso l'ingresso di nuove risorse professionali e manageriali”, conclude Musso.

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