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Musk lancia allarme su auto elettriche: “Crescita più lenta”. Tesla brucia 80 mld in Borsa

Economia
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Ieri, 25 gennaio, a Wall Street i titoli hanno perso il 12%: è il maggiore calo in una singola seduta in un anno. La flessione è arrivata dopo che Musk ha messo in guardia su una crescita più lenta per le sue auto elettriche nel 2024, anche a causa dei costruttori cinesi

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Ieri, 25 gennaio, Tesla ha chiuso in calo a Wall Street: i titoli hanno perso il 12% ed è il maggiore calo in una singola seduta in un anno. Con questa flessione, Tesla ha bruciato 80 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il calo è arrivato dopo che Elon Musk ha messo in guardia su una crescita più lenta per le sue auto elettriche nel 2024.

L’allarme di Elon Musk

Elon Musk, ieri, ha lanciato l'allarme sulle auto elettriche made in China e ha messo in guardia su una crescita "decisamente" più lenta di Tesla nel 2024, dopo alcuni mesi in cui il suo colosso non ha brillato. Senza tanti giri di parole, il miliardario ha lodato i costruttori cinesi e li ha definiti i "più competitivi al mondo". Poi ha avvertito: "Se non saranno imposte barriere commerciali, demoliranno la maggior parte delle case automobilistiche" a livello globale. Il riferimento di Musk è in particolare a Byd, il colosso che vede Warren Buffett fra i suoi azionisti e che ha strappato alla sua Tesla lo scettro di regina del mondo nell'elettrico. "Non ci sono opportunità ovvie" per una partnership con un rivale cinese, ha aggiunto Musk, sottolineando però che Tesla è aperta a consentire ai competitor della Cina l'uso della sue rete di caricatori e la concessione in licenza di altre tecnologie.

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La strategia di Tesla

Per spingere la domanda e fronteggiare la sempre più agguerrita concorrenza, Tesla nell'ultimo anno ha messo in atto un aggressivo taglio dei prezzi che, però, ha ridotto i margini dell’azienda e innervosito gli investitori. Il quarto trimestre si è chiuso con un utile netto più che raddoppiato a 7,9 miliardi di dollari, ma solo grazie a una una tantum fiscale, mentre i ricavi sono risultati leggermente sotto le attese degli analisti. Risultati deludenti che hanno penalizzato Tesla a Wall Street, dove gli osservatori non sono rimasti impressionati neanche dall'annuncio dell'avvio della produzione - dalla metà del 2025 nel suo impianto in Texas - di un'auto elettrica economica, il “Redwood”. I titoli sono così arrivati a perdere il 12%. Nell'illustrare i conti, Musk ha elaborato più nel dettaglio la sua richiesta per un 25% di Tesla per spingere l'intelligenza artificiale all'interno della società senza dover essere costretto ad andare altrove. La sua richiesta per ora non ha ricevuto risposta.

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