Ocse: debito italiano rischia di salire, tassare pensioni d'oro e case

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Il nostro Paese ha bisogno di un "duraturo" aggiustamento di bilancio. Così l'Istituto con sede a Parigi, che suggerisce una serie di misure, tra le quali quella di un contributo da chi ha  pensioni alte ma anche maggiori imposte su immobili e successioni per alleggerire quelle sul lavoro. Si raccomanda, poi, la lotta all'evasione e lo stimolo ai pagamenti digitali. Sul Pnrr: la sua revisione potrebbe aiutare a recuperare i ritardi finora accumulati

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Il peso del nostro debito pubblico rischia di aumentare. La previsione dell’Ocse pungola Palazzo Chigi: bisogna varare politiche per un duraturo aggiustamento di bilancio – si legge nell’ultimo rapporto sull’Italia - perché la crescita sta rallentando e c'è il rischio che il debito possa salire fino al 180 per cento del Pil nel 2040. 

Pensioni: niente anticipi e contributo da quelle più alte

L’indicazione dell’organizzazione dei Paesi più industrializzati implicherebbe una stretta alla spesa, con tagli ai servizi per i cittadini o maggiori tasse. La ricetta dell’Istituto tocca punti storicamente poco popolari nell’agenda politica italiana a partire dalle pensioni, per le quali si suggerisce di eliminare gradualmente i sistemi di anticipo che abbassano l’età al di sotto dei 67 anni. Ma anche la riduzione degli assegni più alti, tassando chi prende di più e ha una pensione non interamente legata ai contributi versati. 

Tassare di più i patrimoni e meno il lavoro

Sul lato dei risparmi si auspica che l’Italia sia più ambiziosa e riveda i bonus fiscali, come lo sgravio per il coniuge a carico. Si raccomanda di limitare i regimi forfettari come la flat tax e tassare di più i patrimoni, quindi case ed eredità, per alleggerire quelle sul lavoro. 

Lotta all'evasione e più pagamenti digitali

Per l’occupazione, l’Istituto ricorda le basse percentuali di giovani e donne con un impiego e indica la necessità di ampliare l'accesso all’Assegno di inclusione. L’Ocse ci sprona a contrastare con fermezza l’evasione, anche stimolando i pagamenti digitali e abbassando il tetto all’uso dei contanti.

Pnrr in ritardo

Giudizio in chiaroscuro, infine, sul Pnrr: la revisione voluta dal governo potrebbe accelerarne l’attuazione, che coi ritardi registrati può frenare le riforme (a partire da quella della giustizia) e la crescita economica.

 

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