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Nata nel 1979, l’agenda non era solo un semplice strumento di organizzazione: era un simbolo culturale, un rifugio di memorie ed emozioni personali per tanti studenti e non solamente
La Smemoranda è fallita. Deserta l'asta per rilevare il marchio. Per ora si dice addio all'agenda iconica in Italia. Nata nel 1979, l’agenda non era solo un semplice strumento di organizzazione: era un simbolo culturale, un rifugio di memorie ed emozioni personali. Fondatori come Gino e Michele e Nico Colonna avevano creato qualcosa di più di un prodotto: un mezzo per esprimere individualità e passione. Nel corso degli anni la Smemoranda è diventata presto un punto di riferimento generazionale.
Il fallimento
Artisti e celebrità come Pelù, Jovanotti, Ligabue, Claudio Bisio e molti altri, si sono identificati con questo marchio contribuendo direttamente sulle sue pagine. Rappresentava una voce controcorrente in un’epoca di crescente superficialità, un simbolo di creatività e impegno culturale. Ha avuto un successo economico clamoroso, ma poi la Smemoranda è andata in crisi. Diversi i motivi: la concorrenza, la crisi delle cartolerie e l’introduzione di diari d’istituto obbligatori nelle scuole. Infine, il Covid. Nonostante questo declino, l’eredità di Smemoranda rimane intatta.
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