La sera del 28 dicembre è arrivato l'ok del Cdm. Dall'1 gennaio verranno ridotti gli scaglioni da 4 a 3. Come già anticipato nei giorni scorsi, la principale novità riguarda l’accorpamento di due scaglioni sotto un’unica aliquota, cioè il 23% per i redditi fino a 28mila euro. Leo: "Risparmi per redditi medio-bassi"
Luce verde dal Cdm per l’attuazione del primo modulo di riforma dell'Irpef. Dall'1 gennaio verranno ridotti gli scaglioni da 4 a 3. Come già anticipato nei giorni scorsi, la principale novità riguarda l’accorpamento di due scaglioni sotto un’unica aliquota, cioè il 23% per i redditi fino a 28mila euro. Ciò si traduce, per quelli compresi tra 15 e 28mila euro, in un risparmio di circa il 2%.
Le tre aliquote
Come detto, il nuovo modello sarà diviso in tre scaglioni, a partire dal primo, per i redditi fino a 28mila euro, con aliquota al 23%. Poi, per chi è fra i 28mila e i 50mila euro di reddito, l'aliquota sarà al 35%, mentre per chi supera i 50mila euro sarà del 43%.
I risparmi
L’intervento interessa soprattutto coloro che hanno un reddito superiore a 15mila euro, pari al 57% dei contribuenti Irpef. Più vicino alla soglia minima il risparmio è di poco più di 20 euro, mentre con un reddito di 28 mila euro, si arriva a risparmiare fino a 260 euro in un anno.
Leo: "più risparmi per redditi medio-bassi"
"Il 2023 si chiude con un bilancio più che positivo per quel che riguarda il processo di attuazione della riforma fiscale”, ha detto il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, in una nota. "Il Cdm ha approvato provvedimenti molto importanti, che contribuiranno a semplificare il sistema fiscale, rendendolo più equo e dinamico". Leo ha poi aggiunto che "viene semplificato il quadro relativo alle aliquote Irpef, con un maggiore risparmio fiscale per le fasce di reddito medio-basse, più esposte ai continui mutamenti del quadro economico-finanziario internazionale".
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Equiparazione delle detrazioni da lavoro dipendente
Ma a cambiare il prossimo anno non sarà solo l’importo delle tasse. È stata prevista anche l’equiparazione delle detrazioni da lavoro dipendente con quelle da pensione. Dal prossimo anno infatti le detrazioni che spettano ai lavoratori subordinati passano da 1.880 euro a 1.955 euro, oggi previsti solo per chi percepisce redditi da pensione.