Fattura elettronica per partite Iva, in aumento la platea. Ecco le novità per il 2024
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I titolari di partita Iva in regime forfettario, da gennaio sono obbligati alla fatturazione elettronica. Stop alla fattura cartacea anche per chi ha registrato ricavi o compensi fino a 25mila euro nel 2021. Dalle specifiche tecniche, alle semplificazioni su Cu e dichiarazioni Iva: ecco tutto quello che c’è da sapere
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- Dall’1 gennaio 2024 entra in vigore un grande cambiamento per i titolari di partita Iva in regime forfettario, per cui inizia l’obbligo della fatturazione elettronica. Dalla stessa data stop a fattura cartacea anche per chi ha registrato ricavi o compensi fino a 25mila euro nel 2021 (anno preso come riferimento dalla normativa). Passano al nuovo metodo di fatturazione anche i contribuenti che ancora applicano il regime dei vecchi minimi e gli enti del Terzo settore nel regime forfettario
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- L’obbligo non riguarderà per ora le fatture emesse verso l’estero, a soggetti non residenti o stabiliti fiscalmente in Italia. In attesa di conferma per il 2024, il divieto di fatturazione elettronica per medici e operatori sanitari tenuti all’invio dei dati al sistema Ts e per gli altri soggetti non tenuti all’invio al sistema Ts che svolgono prestazioni sanitarie verso persone fisiche. Il rinnovo dell’esonero potrebbe finire nel decreto Milleproroghe
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- Come riporta Il Sole 24 Ore, si stima che i contribuenti nel regime forfettario oggi siano più di 2 milioni. Prendendo i dati sulle persone fisiche nel regime Iva ordinario (non forfait): i soggetti sotto i 25mila euro di volume d’affari sono il 24,9%
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- Se questa quota si applica ai forfettari, significa almeno mezzo milione di contribuenti. Ma gli aderenti potrebbero risultare di più, anche se molti forfettari hanno già anticipato l’obbligo di emissione delle fatture in formato digitale
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- La fatturazione elettronica può essere gestita affidando il processo al proprio commercialista o ad un altro intermediario abilitato. Una seconda strada è abbonarsi a un operatore digitale che offre il servizio di fatturazione
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- Il terzo metodo è usare l’applicativo gratuito nell’area riservata sul sito delle Entrate. Dal 1° febbraio 2024 sarà operativa la versione 1.8 delle specifiche tecniche sui tracciati Xml delle e-fatture tra privati
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- Con l’arrivo della fattura elettronica, dall’anno d’imposta 2024 forfettari e vecchi minimi smetteranno di ricevere, da parte dei sostituti d’imposta, la certificazione unica (Cu) dei redditi di lavoro autonomo. L’esonero non influirà sulle prestazioni 2023, per le quali continuerà a valere l’obbligo di Cu. Quelle in arrivo nel 2024 saranno le ultime certificazioni uniche per i forfettari
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- Queste ultime novità introdotte sulla fatturazione andranno a incrociarsi con quelle della dichiarazione Iva. L’anno prossimo l’elaborazione dei documenti precompilati potrà estendersi al regime speciale dell’agricoltura e alle attività agricole connesse, grazie a nuove modalità di compilazione
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- Ci saranno anche ulteriori informazioni, come i dati delle bollette doganali e quelli delle fatture tax free shopping. Per queste ultime si ipotizza un aumento: il prossimo anno la manovra prevede di abbassare da 154,94 a 70 euro la soglia oltre la quale i turisti extracomunitari possono acquistare beni in Italia fruendo senza pagare l’Iva o ricevendola a rimborso
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- Come spiega Il Sole 24 Ore, tra le novità, per i rapporti con i fornitori esteri sarà integrato l’identificativo Paese nei dati anagrafici del cedente/prestatore. Infine, gli imprenditori agricoli in regime speciale potranno valorizzare il blocco “altri dati gestionali” e gestire in modo automatico le liquidazioni Iva