In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Confindustria: è stagnazione, nel quarto trimestre Pil quasi fermo

Economia
©Ansa

Il rientro dell'inflazione aiuta ma i tassi di interesse resteranno ai massimi ancora per alcuni mesi. Questo lo scenario della congiuntura tracciato dal centro studi di Confindustria che evidenzia servizi deboli 

 

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

"L'inflazione è rientrata, ma l'economia è debole” secondo l'analisi del Centro studi di Confindustria nella Congiuntura flash di dicembre. “Siamo in una fase di stagnazione" avvertono gli economisti di Viale dell’Astronomia. "Nel quarto trimestre il Pil italiano è stimato quasi fermo e sia i servizi che l'industria restano deboli” aggiungono gli esperti. 

Pil fermo al quarto trimestre

 

Mentre per l'industria il quarto trimestre si preannuncia tra luci e ombre dopo un terzo trimestre appena positivo (+0,2%), ad ottobre si è registrato un fatturato in risalita ma per decumulo scorte (-2,0% da inizio anno) avvertono gli economisti.  Metà dei settori è in calo come il tessile (-11,3% tendenziale), metà cresce come la farmaceutica (+10,4%)". L'indice pmi ( purchasing managers index) è sceso ma la fiducia delle imprese mostra un recupero. Diversi i fattori che frenano l’economia.

 

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, durante il suo intervento all'assemblea annuale dell'organizzazione, Roma, 08 giugno 2022.  ANSA / Claudio Peri

approfondimento

Pil Italia, Confcommercio: a dicembre crescita zero

Il credito caro frena gli investimenti

 

 A ottobre il costo del credito per le imprese italiane è salito (5,46% in media) ma si è attenuata la caduta dei prestiti (-5,5% annuo). Le condizioni difficili del credito ne riducono l'uso per finanziare investimenti: quelli delle imprese in impianti e macchinari registrano un calo (-0,9% nel terzo trimestre)mentre quelli in costruzioni recuperano (+0,6% in fabbricati e +0,4% in abitazioni).

Shopping cart, trolley

approfondimento

Inflazione Italia, a novembre -0,5% e calo prezzi al consumo: i dati

 Il lavoro non spinge i consumi

 

Nel 2023 il monte retributivo nominale nel settore privato è stimato crescere del 5,8%  grazie all'espansione di occupazione e salari. Il settore pubblico, in mancanza di rinnovi contrattuali, frena la crescita del monte retributivo. Lo rileva il centro studi di Confindustria che avverte: "con un'inflazione annua di 5,7% acquisita a novembre, non si vede una spinta del mercato del lavoro ai consumi delle famiglie: robusti nel terzo trimestre (+0,7%), sembrano aver frenato nel quarto".

 

Italy Prime Minister Giorgia Meloni pictured during a meeting of the European council, at the European Union headquarters in Brussels, Thursday 29 June 2023. BELGA PHOTO NICOLAS MAETERLINCK (Photo by NICOLAS MAETERLINCK/Belga/Sipa USA)

approfondimento

Manovra, Mes e Patto di stabilità, le partite su cui lavora il governo

 Faticosa la ripresa dell'export

 

“La domanda di beni manifatturieri italiani dall'estero diminuisce, sebbene a ritmo minore" afferma Confindustria. Nell'Eurozona consumi in fragile ripresa, mentre l'economia americana è in buona salute e i Paesi emergenti quasi tutti in crescita. In Cina la manifattura torna a crescere. Anche in Russia crescita vivace, ordini in aumento, ma domanda estera debole. In India l'industria cresce da mesi a ritmi alti. Solo in Brasile l'industria continua a contrarsi e calano gli ordini.
   

 

bandiera ue, banconote e addetto al lavoro

approfondimento

Pil, Cgia: dal 2019 Italia locomotiva d’Europa