Fino al 26 novembre - informa il sito del Viminale - sarà disponibile l'applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda. Il termine per la presentazione delle istanze è il 31 dicembre 2023
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- Parte il 4 dicembre il "click day", previsto dal decreto flussi, che vede la possibilità di autorizzare all'ingresso in Italia 9.500 persone non comunitarie con la finalità di essere assunte come colf e badanti
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- Fino al 26 novembre - si legge sul sito del Viminale - sarà possibile precompilare i moduli di domanda all'indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it/
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- Le istanze potranno poi essere trasmesse in via definitiva, esclusivamente in modalità telematica, a partire dal 4 dicembre per lavoro subordinato non stagionale, assistenza familiare e socio-sanitaria, conversioni
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- Per poter inoltrare le istanze - l'invio è esclusivamente per via telematica - è necessario essere in possesso di un'identità digitale Spid o della Carta d'identità elettronica
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- Saranno complessivamente 136mila i lavoratori non comunitari che potranno entrare regolarmente in Italia grazie al decreto flussi 2023: 52.770 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, 680 ingressi per lavoro autonomo e 82.550 ingressi per lavoro subordinato stagionale
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- Secondo il sindacato Assindatcolf però il decreto flussi, che prevede l'ingresso di 9.500 persone, è insufficiente perché il fabbisogno aggiuntivo nell'assistenza familiare è di almeno 23mila persone l'anno
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- Secondo il Rapporto presentato dal sindacato, per coprire il fabbisogno aggiuntivo di manodopera straniera in Italia servono fino a 23mila lavoratori non comunitari l'anno da assumere nei ruoli di colf, badanti e baby sitter, circa 68mila nel triennio 2023-2025, contro le 28.500 unità effettivamente autorizzate nello stesso periodo
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- Il 55,6% dei lavoratori domestici ha infatti più di 50 anni, il 21,4% supera la soglia dei 60 anni di età e solo il 19,3% ha un'età inferiore ai 40 anni