Mps, il Mef cede il 25% delle azioni incassando 920 milioni

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L’operazione era nell’aria da tempo e i conti del terzo trimestre hanno dato ulteriore spinta al Tesoro che controlla il 64% del banca salvata dal fallimento nel 2017

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Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha  messo in vendita una quota del 25% delle azioni di Monte dei Paschi di Siena (Mps). Questa mossa ha portato la partecipazione del Tesoro dal 64,2% al 39,2% del capitale della banca senese. L’operazione è stata gestita attraverso una procedura accelerata di raccolta ordini e affidata a un consorzio composto da Bank of America, Jefferies e Ubs. 

Scopo dell'operazione

L’obiettivo dichiarato dal Mef è quello di promuovere il collocamento delle azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Questa cessione rappresenta la prima fase di un processo più ampio che mira a valorizzare completamente la banca nel contesto del suo solido quadro patrimoniale e reddituale.

La filiale del Monte dei Paschi di Siena in via Manzoni, a Milano. ANSA/MATTEO BAZZI

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La domanda supera l’offerta

 

 Le azioni di Mps sono state richieste in modo massiccio, tanto che il Mef ha dovuto aumentare la quantità inizialmente offerta, inizialmente pari al 20% del capitale, a causa di una domanda cinque volte superiore all’offerta. L'offerta è stata incrementata dal 20% al 25% del capitale sociale di Bmps. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Mef.

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Le azioni

Il corrispettivo per azione è pari ad euro 2,92 per un controvalore complessivo pari a circa 920 milioni di euro. Il corrispettivo incorpora uno sconto pari al 4,9% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni della Banca registrato in data 20 novembre 2023 ed è superiore di quasi il 50% rispetto al prezzo di sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale della Banca realizzato nel novembre 2022. A seguito dell’operazione, la partecipazione detenuta dal Mef in Bmps scenderà dal 64,23% al 39,23% circa del capitale sociale.

 

II Mef

 

L’operazione rappresenta la prima fase del più ampio processo che porterà il Mef a valorizzare pienamente la banca, nell’interesse della stessa e di tutti gli stakeholders, nel contesto del solido quadro patrimoniale e reddituale che caratterizza la Banca e delle sue prospettive di ulteriore sviluppo. Il Mef si è impegnato con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni Bmps per un periodo di 90 giorni. 

 

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