Manovra 2024, su taglio pensioni ipotesi maxiemendamento "salva medici"
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Il sottosegretario al Lavoro e politiche sociali Claudio Durigon ha spiegato che la norma sul ricalcolo dei futuri assegni "spinge i medici ad andare in pensione subito". Secondo la relazione tecnica della Legge di Bilancio i risparmi che ne deriverebbero si aggirano intorno ai 7 milioni di euro con una platea di personale sanitario coinvolto e in uscita il prossimo anno di meno di 4mila persone. Fnomceo: "Apertura positiva. In assenza di risposte, lo sciopero è giusto e inevitabile"
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- La maggioranza ha annunciato che non presenterà emendamenti alla Manovra 2024, ma qualche aggiustamento potrebbe esserci. È il caso della stretta inserita nella Legge di Bilancio per i medici che vanno in pensione
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- Secondo il sottosegretario al Lavoro e politiche sociali Claudio Durigon "la norma inserita spinge i medici ad andare in pensione subito. C'è la possibilità di correggerla, non ci saranno emendamenti, ma come governo possiamo, in qualche modo e a saldi invariati, cercare di gestire questa situazione. Se c'è la necessità per correggere alcune cose faremo un maxi-emendamento. Come sempre accade se c'è qualche cosa da cambiare"
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- La stretta contenuta nell’articolo 33 del testo della Manovra depositato al Senato prevede un ricalcolo delle future pensioni per diverse categorie di dipendenti pubblici fra cui, appunto, i medici. In sostanza modifica la tabella delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali, con livelli di adeguamento meno significativi rispetto a quanto previsto finora, per chi ha versato contributi nel regime retributivo prima del 1993
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- Oggi un medico percepisce una pensione di almeno il 23 per cento dell'ultima busta paga, a cui si aggiungono tutti i contributi versati nella propria carriera. Basta aver lavorato anche solo un giorno prima del 31 dicembre 1992
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- Secondo la Cgil e diversi esperti indipendenti consultati da Sky TG24, i tagli potrebbero raggiungere anche il 20% dell'assegno. Considerando chi ha iniziato a lavorare nel 1992, per un dipendente che guadagna 30mila euro lordi il ricalcolo sarebbe di 500 euro in meno al mese, per chi guadagna 50mila euro si arriva a 850
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- Secondo la relazione tecnica della Manovra i risparmi che ne deriverebbero si aggirano intorno ai 7 milioni di euro, con una platea di personale sanitario coinvolto e in uscita il prossimo anno di meno di 4mila persone e di oltre 7mila nel 2025
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- Un numero che si somma agli altri 27mila dipendenti degli enti locali e ai 600 pensionandi tra insegnanti di asilo ed elementari parificate e ufficiali giudiziari coinvolti dalla stretta per un totale nel 2024 di 11,5 milioni di risparmi. I risparmi, sempre considerando la sola platea dei medici che aumenta negli anni, salgono a 20,2 milioni nel 2025, 39,8 milioni nel 2026 fino ad arrivare a quasi 635 milioni nel 2043
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- "Apprezziamo l'apertura arrivata dal Governo, per voce del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, sulle pensioni dei medici. Valutiamo positivamente l'impegno per trovare una soluzione concreta a una questione complessa, tramite un maxiemendamento che dia risposte reali ai professionisti in tema di diritti acquisiti. In assenza di queste risposte, lo sciopero è giusto e inevitabile", ha detto il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli
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- "Se la norma non sarà modificata - ha detto Anelli - la conseguenza sarà l'abbandono del Servizio sanitario nazionale da parte dei medici ospedalieri, che il sindacato Anaao-Assomed stima essere almeno 6.000, che hanno maturato i requisiti per andare in pensione e che prevedevano invece di rimanere ancora per qualche anno. Questo, a sua volta avrà fortissime ricadute sulle liste d'attesa, che il Governo, al contrario, si propone di ridurre, proprio attraverso la Finanziaria"
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- Ci sono "tutti i presupposti - ha aggiunto Anelli - perché il Governo, già con questa Manovra, torni a puntare sul Servizio sanitario nazionale, sui suoi professionisti, per garantire ai cittadini il diritto alla tutela della salute. Al contrario, una crisi del comparto ospedaliero, quale potrebbe delinearsi con l'abbandono di tanti medici, si ripercuoterebbe anche sul territorio, con un collasso dell'intero sistema di assistenza. Ora occorrono, subito, le risorse e occorrono le idee su come investirle"