Pnrr Italia, via libera della Commissione Ue a pagamento della terza rata da 18,5 miliardi

Economia

La Commissione europea ha ora inviato al Comitato economico e finanziario del Consiglio Ue la sua valutazione preliminare positiva, chiedendone il parere. L'opinione del Comitato dovrà essere emessa entro quattro settimane. Seguirà l'adozione della decisione finale della Commissione

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Via libera ufficiale della Commissione europea alla terza rata del Pnrr dell'Italia da 18,5 miliardi di euro. L'esecutivo Ue ha approvato anche le modifiche proposte da Roma agli obiettivi della quarta tranche. "I 54 obiettivi e tappe raggiunti in modo soddisfacente" dall'Italia "nell'ambito della terza richiesta di pagamento dimostrano progressi significativi nell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia", sottolinea l'esecutivo comunitario.

L'iter

La Commissione europea ha ora inviato al Comitato economico e finanziario del Consiglio Ue la sua valutazione preliminare positiva. L'opinione del Comitato dovrà essere emessa entro quattro settimane. Seguirà l'adozione della decisione finale della Commissione sull'erogazione del pagamento da 18,5 miliardi di euro, che potrà quindi avere luogo. Lo rende noto lo stesso esecutivo Ue.

Meloni: "Molto soddisfatta, grande risultato per l'Italia"

La premier Giorgia Meloni si è detta "molto soddisfatta della decisione di oggi della Commissione europea, che ha deliberato il pagamento della terza rata del PNRR e ha approvato le modifiche proposte dal Governo sulla quarta rata. Un grande risultato - ha sottolineato - che consentirà all'Italia di ricevere i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 e che è frutto dell'intenso lavoro portato avanti in questi mesi e dalla forte sinergia del Governo con la Commissione europea".

Fitto: "Avanti confronto con Ue"

"La valutazione positiva sulla terza richiesta di pagamento e la contemporanea proposta relativa alle modifiche di alcune misure della quarta rata, una volta approvata dagli Stati membri, consentiranno all'Italia di ricevere entro quest'anno il totale di 35 miliardi di euro previsti dal Pnrr. Le decisioni prese oggi sono il risultato di un lungo confronto costruttivo tra il governo italiano e la Commissione, e il frutto di un eccezionale lavoro svolto dai nostri uffici e da tutte le amministrazioni. Continueremo la stretta cooperazione con la Commissione sulle modifiche della restante parte del Piano, incluso il REPowerEU". Così il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr,  Raffaele Fitto, commentando il via libera alla rata del Pnrr.

Cgil: "Decisioni preoccupanti, obiettivi a rischio"

"Le decisioni del governo in merito al Pnrr sono a dir poco preoccupanti. Si cancellano progetti per 16 miliardi che riguardano il rischio alluvione, il dissesto idrogeologico, la decarbonizzazione. Lo stesso avviene per sanità territoriale e progetti dei Comuni. Si rischia di compromette gli obiettivi strategici del Piano su ambiente, conversione ecologica, welfare, riduzione di diseguaglianze e divari territoriali". Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari. "Il metodo - aggiunge - è peggio del merito. Siamo di fronte a scelte unilaterali e alla cancellazione, di fatto, del confronto con le parti sociali".

Gentiloni: "Sul Pnrr due passi avanti importanti per Roma"

"Oggi compiamo due importanti passi avanti con l'attuazione del piano di ripresa e resilienza dell'Italia", ha evidenziato il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, commentando il via libera della Commissione europea alla terza rata del Pnrr. "Una volta completate le procedure necessarie, l'Italia riceverà 18,5 miliardi di euro per continuare a sostenere lo sviluppo economico del Paese in questi tempi difficili. Nel frattempo, la nostra valutazione positiva delle modifiche mirate agli impegni per la quarta rata aprirà la strada all'Italia per presentare tale richiesta dopo la pausa estiva", ha sottolineato Gentiloni.

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Le parole dell'esecutivo Ue

Gli obiettivi della terza rata del Pnrr, ricorda Bruxelles, "coprono riforme trasformative ad ampio raggio nei settori del diritto della concorrenza, del sistema giudiziario, dell'amministrazione pubblica e fiscale, nonché dell'istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario. La richiesta di pagamento copre anche gli investimenti per promuovere la transizione digitale e verde e per migliorare il sostegno alla ricerca, all'innovazione e all'istruzione". L'esecutivo Ue ha valutato "positivamente" anche la richiesta di "modifiche mirate" da parte di Roma nell'ambito della quarta richiesta di pagamento. "A seguito di una valutazione delle modifiche proposte dall'Italia, la Commissione ha concluso che il piano italiano è ancora conforme ai criteri stabiliti nel regolamento del Recovery", evidenzia l'esecutivo Ue, sottolineando di aver "riscontrato che l'ambizione complessiva del piano non è influenzata dalle modifiche, data la loro natura mirata".

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