Affitti brevi, scadenza il 30 giugno per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate
Gli intermediari immobiliari e i portali telematici dovranno trasmettere al Fisco i dati relativi ai contratti di affitti brevi siglati per il loro tramite nel 2022. Resta escluso dall’obbligo l’intermediario che ha agito nella sola fase di proposta dell’immobile in locazione lasciando a proprietari e affittuari la definizione dei contratti che hanno durata massima di 30 giorni. Per coloro che non rispettano la scadenza del 30 giugno o inviano la comunicazione errata il rischio è di una multa fino a 2mila euro
Mancano pochi giorni alla scadenza che riguarda gli intermediari immobiliari o coloro che gestiscono portali telematici. Entro il 30 giugno dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi agli affitti brevi conclusi tramite il loro intervento nel corso del 2022. Ecco in quali situazioni l'obbligo si applica e quali sono le eccezioni per l'invio della comunicazione
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COS'È L'AFFITTO BREVE - Secondo la norma del 2017 per affitti brevi si intendono le locazioni di durata non superiore a 30 giorni per le quali è possibile applicare la cedolare secca al 21%. Sono inclusi nella disciplina gli immobili e le relative pertinenze come box, cantine, posti auto, mentre restano esclusi uffici e studi privati. L'applicazione della cedolare secca si estende anche ai servizi erogabili durante l'affitto come la connessione wifi, la fornitura di biancheria, la pulizia e l'aria condizionata
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L'OBBLIGO DI INVIO - Entro il 30 giugno sono chiamati a trasmettere alle Entrate i dati sugli immobili locati per breve periodo nel 2022 gli intermediari che, oltre a favorire l’incontro tra domanda e offerta, forniscono un supporto professionale o tecnico informatico nella fase del perfezionamento dell’accordo. L'obbligo include anche i contratti siglati sulle piattaforme online
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IL SOSTITUTO D'IMPOSTA - L'Agenzia ricorda che gli intermediari che incassano dal pagamento del corrispettivo lordo o dal canone di locazione applicando la ritenuta del 21% dovranno inviare la comunicazione tramite la Certificazione unica
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LE ECCEZIONI - La necessaria comunicazione al Fisco entro fine mese decade se il locatore si è avvalso dell’intermediario solo per proporre l’immobile in locazione ma il conduttore ha poi comunicato direttamente al locatore stesso l’accettazione della proposta. I cosiddetti contratti in parola possono essere conclusi direttamente dal proprietario dell’immobile perché non c’è l'obbligo di registrazione, come nel caso ad esempio delle prenotazioni su Airbnb
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LE SANZIONI - L’omessa, incompleta o infedele comunicazione al Fisco è punita con la sanzione da 250 a 2.000 euro. La sanzione si dimezza se l'intermediario trasmette correttamente i dati entro i quindici giorni successivi alla scadenza. L'intermediario non dovrà pagare la multa se viene accertato il comportamento illecito del locatore come causa fondante dell'invio oltre la scadenza
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