Dopo i ribassi di gennaio (-34,2%) e febbraio (-13%), per il mese successivo si registra una nuova diminuzione per le famiglie in tutela. A riferirlo, il 4 aprile, in una nota, è stata Arera. La spesa in un anno cresce dello 0,7%
Ancora in calo la bolletta gas delle famiglie in tutela. Dopo i ribassi di gennaio (-34,2%) e febbraio (-13%), a marzo si registra una diminuzione del -13,4% della bolletta rispetto al mese precedente. A riferirlo, il 4 aprile, in una nota, è stata Arera
Bollette, Arera: a marzo spesa per il gas in calo del 13,4%
La riduzione per il mese di marzo, in termini di effetti finali, porta la spesa gas per la famiglia tipo nell'anno scorrevole (aprile 2022- marzo 2023) a circa 1.560,7 euro, +0,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (aprile 2021- marzo 2022)
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L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha anche ricordato che, come previsto dalla Legge di Bilancio, per tutto il primo trimestre 2023 (quindi ancora per i consumi di marzo) Arera "ha già azzerato gli oneri generali di sistema per il gas e confermata la componente negativa UG2 per i consumi di gas fino a 5.000 smc all'anno, oltre la riduzione Iva sul gas al 5%"
A "graziare" anche a marzo i quasi 7 milioni di utenti domestici (cioè il 32,7% dei 20 milioni e 430mila in regime di tutela) è stato l'andamento medio del prezzo del gas nel mercato all'ingrosso italiano, spiega ancora l'Arera. La quotazione media a marzo è stata infatti più bassa e il prezzo della materia prima è sceso a 46,58 euro al Megawattora
Il Codacons ha ammesso che "l'annunciata stangata sul gas non c'è stata" e osserva che "i minori sconti decisi dal Governo sulle bollette del gas attraverso l'ultimo decreto non avranno nei prossimi mesi alcun effetto sulla spesa delle famiglie, sia perché i sistemi di riscaldamento sono ormai spenti, sia perché le future riduzioni dei prezzi compenseranno i minori sconti"
Per Coldiretti, "il calo delle bollette del gas è un segnale importante per imprese e famiglie costrette a fare i conti per troppo tempo con costi energetici fuori controllo". Critica l'Unione nazionale consumatori secondo cui "i guai non sono finiti" perché "pende una tassa occulta da quasi 500 euro" quando saranno ripristinati gli oneri di sistema. Delusa Federconsumatori per una "diminuzione comunque al di sotto delle aspettative". L'Organizzazione ritiene "prematuro smantellare le tutele a vantaggio dei consumatori"
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