Bonus contributi, quanto vale lo sgravio fiscale presente nello stipendio e a chi spetta
Durante tutto l’anno molti lavoratori potrebbero ritrovarsi in busta paga una maggiorazione che può arrivare ad essere anche di 57 euro al mese: la misura, prorogata dal governo Meloni, vuole aiutare chi percepisce fino a 2.692 euro a pagare meno tasse. Questo “sconto fiscale” sale dal 2% al 3% per chi riceve 1.923 euro ogni 30 giorni
Non tutti lo conoscono, ma molti potrebbero ritrovarselo in busta paga. È il "bonus contributi", che nell’anno 2023 spetta ad alcuni lavoratori e comprende anche la tredicesima. Il valore potrebbe differire a seconda dello stipendio percepito
GUARDA IL VIDEO: Partita Iva, come funziona la riduzione dei contributi InpsCOS’È IL "BONUS CONTRIBUTI" – Ma cos’è di preciso il "bonus contributi"? In sostanza è uno sgravio fiscale per alcuni contribuenti che permette a chi percepisce meno a fine mese di versare meno tasse. In questa circostanza non viene intaccata la quota di contributi versata per la pensione
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaPER CHI PERCEPISCE MENO DI 2.692 EURO – La regola è molto semplice: lo sgravio fiscale è previsto per chi percepisce meno di 2.692 euro, aumentando così in modo considerevole la percentuale netta di stipendio di una fetta di cittadini. In condizioni normali, che restano tali per chi supera la cifra indicata in precedenza, la quota tassata in busta paga è pari al 9,19% per i lavoratori dipendenti in ambito privato e all’8,80% per quelli nel settore pubblico
Sgravi fiscali, quanto aumenta lo stipendio a chi ritarda la pensioneLA QUOTA IN CARICO AI DATORI DI LAVORO – E la quota restante? Chi la prende in carico? Ovviamente sono i datori di lavoro che lo fanno, con valori differenti tra pubblico e privato: sono il 23,81% per il privato e il 24,20% per il pubblico
Lavoro e pensioni, tra sgravi e bonus: le novitàI DATI – La misura, varata lo scorso anno, ha evidenziato uno sgravio dello 0,80% da gennaio a giugno e del 2% da luglio a dicembre, più tredicesima. Il provvedimento è stato poi confermato nel 2023, in maniera quasi del tutto identica: infatti lo “sconto fiscale” resta identico per chi percepisce meno di 2.692 euro, ovvero circa 35mila euro annui, ma aumenta al 3% per chi è al di sotto della soglia dei 1.923 euro mensili, ovvero 25mila euro annui
Scuola, aumento stipendi docenti. Per insegnanti e ATA 300 mln in piùQUASI 700 EURO IN PIÙ ALL’ANNO – Dati quindi i due scaglioni, è possibile quantificare l’effettivo aumento di stipendio: chi percepisce tra 1.923 e 2.692 euro si vedrà ridurre i contributi del 2%, il che significa ricevere 53,84 euro in più al mese e 699,92 euro all’anno, la cifra massima possibile
Lavoro, record in Europa di posti vacanti e dimissioni: cosa sappiamoPER CHI PERCEPISCE MENO DI 1.923 EURO - Per coloro che percepiscono stipendi inferiori a 1.923 euro è prevista una riduzione pari al 3%. In termini pratici possiamo parlare di 57,69 euro in più al mese e di conseguenza 749,97 euro annui (cifra risparmiata massima possibile)
Fisco, riforma aliquote Irpef. Cosa cambia per gli stipendiGLI AUMENTI PER LE FASCE PIÙ BASSE – Ovviamente, meno si percepisce e più gli aumenti diminuiscono: ad esempio, per chi percepisce 1.600 euro l’aumento sarebbe di 32 euro extra al mese e di 416 euro all’anno. Se invece proviamo ad abbassare la cifra, raggiungendo quota 1.000 euro, ecco che il vantaggio su singola busta paga è di 30 euro, a fronte di 390 euro complessivi per tutto il 2023
Disparità salariale tra uomini e donne, i dati in Ue e in Italia