Scende il prezzo dell'energia sul mercato tutelato, come effetto del "calo importante dei costi all’ingrosso". Il presidente di Arera: "L'aspettativa è per un'ulteriore diminuzione dei prezzi che non vedevamo da un paio di anni". Sul gas: "Credo che si possa parlare di un 10-11-12% anche per il gas"
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Scendono le bollette. Il prezzo di riferimento dell’elettricità, per la famiglia tipo, nel mercato tutelato si ridurrà del 55,3% nel secondo trimestre 2023. Dal 1° aprile, spiega Arera, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica sarà così di 23,75 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Si torna in questo modo ai livelli precedenti allo scoppio della guerra in Ucraina. Il calo del prezzo dell’energia è dovuto principalmente “al calo importante dei costi all’ingrosso, già visto nel gas nel corso di questi mesi. Lo avevamo anticipato a dicembre dell’anno scorso, con una riduzione del 19,5%. L'aspettativa è per un'ulteriore diminuzione dei prezzi che non vedevamo da un paio di anni”, spiega il presidente di Arera, Stefano Besseghini, a Sky TG24 Possiamo attenderci un calo importante anche per il gas? “A gennaio c’è stata una riduzione del 34%, a febbraio del 15%. Credo che si possa parlare di un ulteriore 10-11-12% anche per il gas”, anticipa Besseghini. Arera ha intanto confermato i bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15mila euro. Per le famiglie numerose, con almeno quattro figli a carico, il limite Isee sale invece da 20mila a 30mila euro.
“Attenzione ai consumi, anche d’estate”
Parlando di gas e guardando al futuro, Besseghini spiega però che “siamo ancora in una fase molto delicata”. Se è vero che “le variazioni ci fanno piacere e danno una boccata d’ossigeno alle famiglie e un aiuto alle imprese”, l’attenzione ai consumi non può ancora sfumare. Nel periodo estivo che ci attende bisognerà quindi stare attenti “ai condizionatori e al consumo elettrico”. Non va dimenticato, dice Besseghini, che “i prezzi sono ancora in una fascia molto alta” se paragonati ai livelli storici. “Certo – continua il presidente di Arera – se li confrontiamo con i 300 euro a megawattora del gas di agosto, abbiamo guadagnato posizioni notevolissime. Ma i 40-45 euro a megawattora del gas che vediamo oggi sono ancora quasi due volte più alti di quelli che sperimentavamo storicamente”.
Il nuovo bonus riscaldamento
Il governo ha deciso di mettere in piedi un nuovo bonus riscaldamento per aiutare le famiglie a partire dal prossimo ottobre. L’idea iniziale era quello di legarlo ai consumi, come una sorta di incentivo al risparmio energetico. Secondo Besseghini “il segnale più forte per contenere i consumi rimane il prezzo, e quindi tutto quello che in qualche maniera sterilizza il prezzo tende a ridurre il messaggio di fare attenzione”. Altro tema, continua, “è invece quello di cercare di accompagnare le situazioni di transitoria difficoltà con supporti per riuscire a rispettare le proprie scadenze di pagamento”.