Btp Italia al via dal 6 marzo, tasso minimo al 2% (più l'inflazione)

Economia
Lorenzo Borga

Lorenzo Borga

Il buono del Tesoro che protegge dal caro prezzi sarà disponibile da lunedì 6 a mercoledì 8 marzo. Ma potrebbe rivelarsi meno vantaggioso del passato. GUARDA IL VIDEO

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Torna il Btp Italia, il buono del tesoro che permette di difendere dall'inflazione i propri risparmi. Da lunedì 6 marzo a mercoledì 8 marzo si potranno acquistare tramite l'home banking, in filiale o agli uffici postali. Il Ministero dell'Economia ha annunciato il tasso minimo, al 2 per cento, che potrà anche essere rivisto al termine delle vendite. A questo nelle cedole semestrali si sommerà il rialzo dei prezzi registrato in Italia da Istat semestre per semestre, tramite l'indice Foi.

 

Il taglio minimo è di 1.000€ e la scadenza è fissata a marzo 2028, tra cinque anni, quando il Ministero restituirà il capitale prestato più un premio fedeltà pari all'8 per mille per chi avrà mantenuto per tutto il periodo il Btp in portafoglio.

Cedole generose

Il Btp Italia è stato uno strumento molto apprezzato nelle ultime edizioni, con ordini che hanno quasi raggiunto i 12 miliardi di euro nel corso dell'ultima emissione nel novembre 2022. Negli ultimi anni in effetti ha garantito cedole molto generose, per via del rialzo dei prezzi record che ha colpito l'Italia e l'Eurozona.

btp italia 2025

Se prendiamo ad esempio il Btp Italia emesso nel maggio del 2020, a scadenza nel 2025, ha fatto incassare rendimenti molto elevati ai risparmiatori che l'hanno acquistato. Quasi il 10 per cento nel corso dell'ultimo anno, sulla spinta dell'inflazione record. Un tasso decisamente interessante per un bond governativo che è considerato a bassissimo rischio.

Inflazione in calo

Va detto tuttavia che con le previsioni di inflazione in calo - nell'area Euro dovrebbe arrivare al 3,6 per cento a dicembre secondo la Bce - il rendimento dei Btp Italia è previsto contrarsi. Non bisogna attendersi dunque, se le stime saranno confermate, livelli paragonabili agli ultimi semestri.

Il tasso di interesse reale del 2 per cento va confrontato con quanto offerto dai classici Btp emessi dallo Stato italiano, che garantiscono una cedola fissa. Secondo le comparazioni di rendimentibtp.it, prestare soldi allo Stato con scadenza al 2028 - pari a quella del Btp Italia - può garantire rendimenti certi e annuali anche superiori al 4 per cento. Se la nuova offerta legata all'inflazione sarà vantaggiosa dipenderà dall'andamento dei prezzi nei prossimi anni.

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