Coldiretti, le strategie salva tasche degli italiani contro l'inflazione
Per far fronte al caro prezzi nel carrello, stanno prendendo piede nuove abitudini che aiutano a risparmiare. A fotografare la situazione è uno studio Coldiretti/Censis sui comportamenti delle persone. Tra le strategie c’è quella di compilare la lista della spesa per mettere sotto controllo gli acquisti d'impulso. E poi lo slalom tra i negozi per cercare le offerte più convenienti
Per affrontare l’inflazione, gli italiani mettono in pratica delle strategie salva tasche. A fotografare la situazione è uno studio Coldiretti/Censis sui comportamenti delle persone per far fronte al caro prezzi nel carrello. Caro prezzi favorito dai rincari energetici, che creano difficoltà dai campi alla tavola lungo tutta la filiera
Caro benzina e diesel, in vigore il decreto carburanti: ecco le misureTra le strategie adottate dagli italiani c’è quella di compilare la lista della spesa per mettere sotto controllo gli acquisti d'impulso: è diventata una abitudine per l'81% degli intervistati
Latte, quali sono le migliori marche secondo "Il Salvagente": la classificaAltra abitudine è ormai quella di fare lo slalom tra i negozi per cercare le offerte più convenienti, con l'83% degli italiani che punta su prodotti in promozione e il 72% che va direttamente nei discount
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaCome sottolinea Coldiretti, poi, c’è chi in questa situazione di difficoltà preferisce fare una spesa etica. Otto italiani su 10 (80%) acquistano ovunque possibile prodotti agricoli italiani, perché li considerano di qualità più alta ma anche per dare supporto economico alle imprese agricole italiane
L'inflazione incide sulla spesa, Coldiretti: boom di cibi low costInoltre, quasi 7 italiani su 10 (69%) cercano regolarmente prodotti a chilometro zero, che consumano meno carburanti e garantiscono maggiore freschezza. Il 50% effettua acquisti nei mercati dei contadini con l'obiettivo di sostenere le realtà locali, ridurre l'impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantirsi prodotti più freschi che durano di più
Inflazione, Blangiardo a Sky TG24: stima 2023 a 5,1%, colpiti più deboliLe difficoltà delle famiglie, comunque, si trasferiscono direttamente sulle imprese: l'aumento dei costi di produzione colpisce duramente l'intera filiera agroalimentare. A partire dalle campagne, dove più di una azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell'attività
Inoltre, secondo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, oltre un terzo delle aziende agricole nazionali (34%) “si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari”. Prandini ha sottolineato anche l'esigenza di "raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all'agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell'Europa"
Nell'ambito del Pnrr, ha aggiunto Prandini, “abbiamo presentato tra l'altro progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all'olio, dalla frutta alla verdura, con più di 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. Un impegno che ha l'obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori e il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali”
Nei giorni scorsi, a delineare i contorni della situazione - con le famiglie italiane costrette a fronteggiare tutti gli effetti della recente crisi economica - è stata anche l’Istat. Anche l’istituto ha confermato che si spende di più ma si consuma di meno e che, sotto il peso dell'inflazione e del caro bollette, si arriva anche a risparmiare sul cibo. In base ai dati sulle vendite al dettaglio, quelli del mese di novembre, su base tendenziale le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+6,6%) e diminuiscono in volume (-6,3%)
Il caro prezzi, quindi, taglia del 6,3% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani, che sono però costretti a spendere comunque il 6,6% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica. "La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che volano gli acquisti di cibo low cost, con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +10,3% nelle vendite in valore, il più elevato nel dettaglio”, spiega Coldiretti. Che aggiunge: “Le famiglie italiane hanno speso quasi 13 miliardi in più per acquistare cibi e bevande nel 2022”
Tra le categorie di prodotti che hanno pesato di più sugli aumenti nel carrello, secondo Coldiretti, ci sono la verdura, poi "pane, pasta e riso", poi "carne e salumi", mentre al quarto posto la frutta precede il pesce, poi "latte, formaggi e uova" e quindi "olio, burro e grassi". Seguono, con esborsi aggiuntivi più ridotti, le categorie "acque minerali, bevande analcoliche e succhi", "zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolci", "caffè, tè e cacao" e sale, "condimenti e alimenti per bambini"
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