La produzione si sposta verso Ovest: è addio alla Cina?

Economia

Go West. Le nuove rotte della catena di produzione guardano verso Ovest, con una diversificazione che non vede più la Cina unico fornitore: così Karl Haberkorn, Presidente Europe west district UPS, a Sky Tg24 Business. Guarda il video 

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Prima la pandemia da Covid-19, ed in seguito la guerra in Ucraina, hanno portato molte aziende europee a rivedere le loro catene di forniture, cercando una maggior diversificazione. Di certo non è processo facile, dovuto anche all'aumento dei costi produttivi avvenuto nell'ultimo anno e mezzo. Ma importanti cambiamenti sono in atto, spiega a Sky Tg24 Business Karl Haberkorn, Presidente Europe west district di UPS. “Il Covid-19 e l'invasione russa in Ucraina hanno scardinato le supply-chain delle nazioni, le catene di approvvigionamento, portando i policy maker occidentali a ridisegnare nuove rotte della catena di produzione” afferma. Il segretario del tesoro Usa Janet Yellen ha definito questo processo 'friendshoring', ovvero scambi sempre più frequenti tra Paesi considerati amici. “Le cose stanno migliorando sul fronte dei prezzi – aggiunge Haberkorn - nonostante qualche episodio di volatilità. La Cina non è più unico fornitore ed è sicuramente un bene, dato che differenziare porta maggiore efficacia e una riduzione dei costi”.

 

 

Rivedi qui la puntata di Sky Tg24 Business del 12 gennaio conLisa Jucca (European Business editor di Reuters) e Karl Haberkorn (Presidente Europe west district di UPS) 

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