Electrolux, esuberi in Italia: annunciati 222 licenziamenti

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Nel dettaglio si parla di 101 impiegati e 121 operai della multinazionale svedese che produce elettrodomestici e che ha stabilimenti in tutto il Paese

 

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Saranno 222 – e non 300 come ventilato in precedenza – gli esuberi di Electrolux in Italia. Nel dettaglio si parla di 101 impiegati e 121 operai della multinazionale svedese che produce elettrodomestici e che ha stabilimenti in tutto il Paese. In base a un incontro avuto dai vertici del gruppo con i sindacati, saranno così distribuiti: 96 a Forlì (Forlì-Cesena), 76 a Porcia (Pordenone), 13 a Cerreto d’Esi (Ancona), 2 ad Assago (Milano), 10 a Solaro (Milano) e 25 a Susegana (Treviso). L’operazione dovrebbe concludersi entro la primavera e prevede il ricorso alla Naspi incentivata.

 

L'abbandono al mercato russo

L’azienda è arrivata a questa decisione per via della crisi del mercato degli elettrodomestici: i consumi si sono drasticamente ridotti e sono pesanti le perdite registrate nel terzo trimestre. A ciò si aggiungono i problemi della catena di approvvigionamento e delle condizioni di mercato più deboli. Già a ottobre Electrolux aveva annunciato il taglio di 4mila posti di lavoro come conseguenza dell’abbandono del mercato in Russia, a seguito della guerra in Ucraina. La vendita della filiale russa ha generato una minusvalenza di circa 350 milioni di corone svedesi (circa 32,5 milioni di euro). 

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