Intesa Sanpaolo cede quota Nexi per 584 milioni

Economia

L'istituto di credito ha annunciato la conclusione della vendita di azioni ordinarie di Nexi corrispondenti a circa il 5,1% del relativo capitale, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding riservata a investitori qualificati italiani e istituzionali esteri

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Dopo tre anni Intesa San Paolo esce da Nexi, l’azienda italiana che offre servizi per i pagamenti digitali a banche, aziende e istituzioni. L’istituto di credito guidato da Carlo Messina ha concluso con successo la cessione di circa 67 milioni di azioni ordinarie di Nexi, corrispondenti a circa il 5,1% del capitale e all'integrale partecipazione precedentemente detenuta, a un prezzo di 8,7 per azione ordinaria, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding. Il corrispettivo complessivo è risultato pari a circa 584 milioni, precisa una nota. Intesa Sanpaolo (Imi - Corporate & Investment Banking), BofA Securities e JP Morgan hanno agito in qualità di joint bookrunner per l'operazione.

Un buon momento per vendere

 La somma è in linea con quanto sborsato dalla banca per entrare in Nexi nel 2019. Per Intesa questo è un buon momento per vendere. “La vendita in oggetto non ha riflessi sulla partnership strategica di lunga durata con Nexi, recentemente estesa al di fuori del perimetro nazionale” informa in una nota il gruppo guidato da Carlo Messina. L’accordo del 2019 prevedeva la cessione del ramo delle attività da parte di Intesa Sanpaolo a una controllata di Nexi per un miliardo di euro.

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