A Sky TG24 Business, Lorenzo Codogno della London School of Economics: "Se dovesse risolversi la situazione del conflitto in Ucraina, l'economia italiana tornerebbe a crescere a ritmi sostenuti". Guarda il video
La pandemia, prima, e il conflitto in Ucraina, poi, hanno lasciato ferite profonde sulla nostra economia. Ma le imprese italiane sono resilienti e continuano a resistere. È questo l’avviso di Lorenzo Codogno, economista e docente della London School of Economics.
Data first. Secondo i numeri diffusi da Istat e dagli altri istituti di ricerca statistica, le aziende italiane hanno resistito con grande forza agli sferzanti venti di crisi. Codogno spiega che questa resilienza deriva da diversi fattori: la ripresa degli investimenti pubblici (con Next Generation EU) e privati (su digitalizzazione e transizione climatica), la crescita del turismo post Covid, gli aiuti del Governo per contrastare il caro energia. “Si sta vivendo una situazione simile a quella creata negli anni dell’austerity prodotta dalla crisi petrolifera, dove i privati avevano iniziato fortemente a investire”, spiega il docente.
Tutto questo avrebbe posticipato un rallentamento e avrebbe reso più resiliente l’economia italiana nei confronti dello shock energetico. “L’incognita è su quanto tutto questo possa durare: fino al terzo trimestre potrebbe non esserci una contrazione. Ma, prima o poi, questa arriverà e sarà inevitabile”, ammette Codogno. Che però aggiunge: “Se dovesse risolversi la situazione di conflitto in Ucraina, si potrebbe tornare a una situazione nella quale l’economia tornerebbe a crescere a ritmi sostenuti”.
Nella puntata del 3 ottobre di Sky TG24 Business (rivedila qui), spazio anche alla crisi della sterlina e al crollo di Credit Suisse in Borsa con Giacomo Calef, Country Manager NS Partners.