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Incontro Draghi-sindacati: chiesti interventi urgenti. Domani tavolo con imprese

Economia

Vertice durato un'ora e mezza. Il leader della Cisl Sbarra ha spiegato che Il governo si è impegnato a un confronto strutturato e permanente con le parti sociali e che ci sarà “un nuovo decreto a sostegno di salari, pensioni e famiglie". Chiesto “di prorogare le misure messe in campo in questi mesi” e "uno scostamento di bilancio". Landini (Cgil): “Ad oggi risultati non ce ne sono. La novità è stata la disponibilità sul piano del metodo, sui contenuti aspettiamo”. Bombardieri (Uil): “Agire subito su emergenze”

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È durato circa un'ora e mezza l'atteso incontro tra il premier Mario Draghi e i sindacati. Il governo si è impegnato a un confronto strutturato e permanente con le parti sociali, ha detto il leader della Cisl Luigi Sbarra al termine della riunione. “Ad oggi risultati non ce ne sono. La novità è stata la disponibilità sul piano del metodo, sui contenuti aspettiamo”, ha detto invece il leader della Cgil Maurizio Landini. Il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri: "Riprendere il confronto su tavoli aperti e non chiusi". Da quanto è emerso, il governo avrebbe proposto ai sindacati di aprire tavoli sul cuneo fiscale, la lotta alla precarietà del lavoro e sul salario minimo partendo dalla proposta del ministro del Lavoro Andrea Orlando. Questi tavoli dovrebbero aprirsi a partire dal 23 luglio. I sindacati hanno chiesto interventi urgenti entro luglio e lo scostamento di Bilancio entro dicembre. Intanto emerge che ci sarà un nuovo tavolo domani mattina a Palazzo Chigi, questa volta con il mondo imprenditoriale.

Al centro i temi legati alla difesa dei salari e le misure allo studio dell'esecutivo.

Sbarra: “Un incontro positivo”

Sbarra ha parlato di "un incontro positivo, potenzialmente decisivo”. “Il governo – ha spiegato – ha condiviso la nostra impostazione" anche "per governare le emergenze”. "Vogliamo discutere di riduzione delle tasse", ha aggiunto Sbarra, sostenendo che su tutti i temi affrontati c'à disponibilità al confronto del governo. L’esecutivo “conta di deliberare prima della pausa estiva" per "salari, pensioni e reddito delle famiglie", ha detto ancora. Ci sarà, ha quindi spiegato Sbarra, “un nuovo decreto a sostegno di salari, pensioni e famiglie". "Il presidente del Consiglio – ha detto ancora il leader della Cisl – non esclude la possibilità di un patto sociale, che guardi ai fondi del Pnrr, sulla politica industriale e ambientale". Il prossimo incontro tra il governo e i sindacati, ha anticipato Sbarra, dovrebbe avere luogo tra il 26 e il 27 luglio. Il leader della Cisl ha spiegato che i sindacati hanno “chiesto al governo di prorogare le misure messe in campo in questi mesi: il taglio sulle accise del carburante, allargare gli sconti in bolletta, valutare la proroga dei 200 euro recuperando gli esclusi dal provvedimento (precari, autonomi, stagionali che sono stati tolti dal Dl Aiuti)". Inoltre, hanno chiesto "uno scostamento di bilancio" per finanziare nuove misure "entro la fine dell'anno". Tra le possibili fonti di finanziamento, i sindacati hanno ricordato gli extraprofitti delle imprese energetiche e i maggiori incassi Iva legati all'inflazione.

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Landini: “Ad oggi risultati non ce ne sono”

Dopo la riunione ha parlato anche Maurizio Landini, leader della Cgil. "Numeri non ci sono stati fatti. Ci si è fermati a temi come la difesa del potere d'acquisto, la precarietà, il salario minimo. Al momento non abbiamo risposte. Ad oggi risultati non ce ne sono. Abbiamo ribadito che dobbiamo agire e non possiamo aspettare la Legge di bilancio", ha detto. Ha aggiunto di aver apprezzato l'incontro di ascolto e che si valuterà cosa il governo mette in campo a fine mese. "Oggi la novità è stata la disponibilità sul piano del metodo, sui contenuti aspettiamo", ha spiegato Landini.

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Bombardieri: “Riprendere confronto su tavoli non chiusi”

"Abbiamo ricordato al presidente del Consiglio che ci sono delle emergenze: salari, pensioni e lavoro precario. Se dovessimo parlare di tavoli ce ne sono alcuni, che sono quelli aperti e non più chiusi, ovvero lavoro, riforma fiscale, riforma del welfare e delle pensioni. Su quei tavoli abbiamo chiesto di riprendere il confronto", ha commentato invece il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri. E ha aggiunto: "Sull'emergenza bollette, sui salari e sulle pensioni abbiamo chiesto al governo di intervenire subito. Non possiamo aspettare la manovra e quindi interventi che vadano in vigore a gennaio 2023. Bisogna detassare gli aumenti contrattuali e la contrattazione di secondo livello e aumentare il netto in busta paga". "È ora di finirla con i bonus, servono interventi strutturali", ha detto ancora Bombardieri.

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L’incontro tra governo e sindacati

L’incontro sui temi del lavoro e del welfare è avvenuto a Palazzo Chigi. Presenti il premier Mario Draghi e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Presenti anche quattro ministri: il titolare del Lavoro Andrea Orlando (Pd), quello dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti (Lega), della Pa Renato Brunetta (FI) e delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli (M5s). Assente il ministro dell'economia Daniele Franco, che è a Bruxelles.

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