
Roaming, in vigore per i prossimi 10 anni le nuove regole Ue: ecco cosa sapere
Il nuovo regolamento valido dal 1° luglio 2022 permette di usare i servizi telefonici “come a casa” su tutto il territorio dell’Unione europea. Il programma “Roam-like-at-home” consente ai cittadini dell’Ue di utilizzare i propri smartphone anche fuori dalla propria nazione senza costi aggiuntivi rispetto alle tariffe nazionali

Il 1°luglio 2022 è entrato in vigore il nuovo regolamento Ue che estende l'abolizione del roaming a pagamento per altri dieci anni, fino al 2032. Si tratta del programma “Roam-like-at-home” che consente ai cittadini di continuare a usare i propri telefoni cellulari quando si recano all'estero all'interno dell'Ue senza costi aggiuntivi rispetto alle tariffe nazionali
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"Con il nostro regolamento abbiamo tutti beneficiato del roaming come se fossimo a casa. Possiamo chiamare, inviare sms e utilizzare Internet senza costi aggiuntivi quando viaggiamo nell'Ue. Questo è un vantaggio molto tangibile del nostro mercato unico europeo", ha osservato la vicepresidente della Commissione Ue, Margarethe Vestager
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Vestager ha inoltre evidenziato che "il prolungamento di queste regole manterrà competitivi i prezzi tra gli operatori e consentirà ai consumatori di continuare a usufruire dei servizi di roaming gratuiti per i prossimi dieci anni”
Una guida per capire come funziona il roaming in Europa
I consumatori avranno anche diritto alla stessa qualità e velocità di connessione all'estero come nel proprio Paese, ovunque siano disponibili reti equivalenti. Le nuove norme migliorano anche l'accesso ai servizi di emergenza in tutta l'Ue e garantiscono informazioni chiare sui servizi che potrebbero essere soggetti a costi aggiuntivi

Il precedente regolamento era stato introdotto nel 2017. Nel 2019 la Commissione Ue ha poi pubblicato un riesame approfondito del mercato del roaming che ha dimostrato come i viaggiatori in tutta la Ue beneficiassero in misura significativa dell’abolizione delle tariffe di roaming e nel 2020 è stata condotta una consultazione pubblica per raccogliere pareri sui servizi di roaming al dettaglio e all’ingrosso, e sull’impatto della proroga e del riesame di tali norme
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Nell'ultimo Eurobarometro del febbraio 2021, il 33% dei viaggiatori ha dichiarato di aver avuto accesso all’estero a una velocità di connessione a internet ridotta rispetto a quella solitamente offerta nel proprio Paese, e il 28% ha affermato di aver avuto accesso a uno standard di rete inferiore, per esempio un 3G invece che 4G

Con il nuovo regolamento, invece, i consumatori hanno diritto a una qualità di internet mobile all’estero identica a quella di cui usufruiscono nel Paese di provenienza, purché nello Stato membro visitato siano disponibili le stesse reti e tecnologie. Per esempio se il cliente può usare il 5G nel proprio Paese, potrà farlo anche all’estero se presente nel territorio in cui si reca

Per permettere agli operatori di fornire gli stessi servizi ai propri clienti anche quando sono all’estero, il nuovo regolamento sul roaming riduce le tariffe all’ingrosso che sono fissate a livelli tali da garantire che gli operatori possano sostenere e recuperare i costi di fornitura servizi di roaming