Generali, Caltagirone si dimette: “Palesemente osteggiato”. Galateri: “Noi corretti”

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Le Assicurazioni Generali in una nota: "Questa decisione è stata motivata dal consigliere dimissionario richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe “impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato". La replica del presidente: “La società ha sempre condotto la sua attività secondo criteri di assoluta trasparenza e rigorosa correttezza”

Francesco Gaetano Caltagirone si è dimesso dal Cda di Generali, affermando - riportano le Assicurazioni Generali in una nota - che la sua persona sarebbe “palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato”. Una decisione alla quale ha replicato il presidente Gabriele Galateri di Genola: “Le motivazioni addotte non possono che essere categoricamente respinte avendo la società sempre condotto la sua attività secondo criteri di assoluta trasparenza e rigorosa correttezza”.

Le motivazioni

Secondo la nota, le affermazioni di Caltagirone si riferiscono, nello specifico, alle “modalità di lavoro del Consiglio di Amministrazione e in particolare alla presentazione e approvazione del piano strategico, alla procedura per una lista da parte del Consiglio, alle modalità di applicazione delle norme sulle informazioni privilegiate e ai rapporti con i media e con i soci significativi, ancorché titolari di partecipazioni inferiori alle soglie di rilevanza". La nota della società spiega che a oggi Caltagirone detiene direttamente o attraverso società a lui riconducibili una quota del capitale sociale di Assicurazioni Generali S.p.A. pari all'8,04%.

La replica

"Esprimo vivo rammarico e sorpresa per la decisione assunta dal cav. Caltagirone - afferma Galateri di Genola - Le motivazioni addotte non possono che essere categoricamente respinte avendo la società sempre condotto la sua attività secondo criteri di assoluta trasparenza e rigorosa correttezza, anche relativamente ai lavori per la presentazione di una lista per il rinnovo del consiglio, di cui ha costantemente informato le autorità di vigilanza. Ai suddetti principi ci si è attenuti nei rapporti con tutti i consiglieri, senza eccezione alcuna e in ogni occasione".

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