Bollette, i rialzi dell’energia frenano le imprese

Economia

Simone Spina

I rincari non mettono in difficoltà solo le famiglie ma anche l’industria. I problemi maggiori per le aziende che consumano molta elettricità: alcune di loro hanno ridotto la produzione perché i costi sono diventati troppo alti. Il governo annuncia nuovi aiuti in primavera e all'orizzonte potrebbe esserci la richiesta di un contributo da parte di chi in questi mesi ha guadagnato coi rialzi del prezzo del gas

In Emilia come nel Lazio, c’è chi ha messo un freno alla fabbrica e ha mandato una parte dei dipendenti in cassa integrazione. Troppo cara la bolletta per chi produce piastrelle: meglio prendersi una pausa in attesa di tempi migliori.

Lo straordinario aumento dei prezzi di elettricità e gas pesa da mesi sulle imprese, soprattutto su quelle che consumano più energia: non solo la ceramica è in difficoltà, ma anche le fonderie, chi lavora il vetro, la plastica, la carta, fino all’alimentare.

Grandi quantità di elettricità e fatture che salgono alle stelle: si calcola che le imprese italiane quest’anno spenderanno 36 miliardi in più rispetto al 2019, cioè a prima della pandemia.

Proprio l’emergenza sanitaria è stata uno dei motivi che ha spinto le quotazioni delle materie prime: la ripartenza economica, insieme alle tensioni internazionali sulle forniture e alla speculazione, hanno fatto esplodere in tutto il mondo la richiesta di combustibili, soprattutto metano.

E adesso si pensa a nuovi aiuti, cioè altri soldi pubblici. Il governo ha stanziato un mucchio di quattrini (9,5 miliardi) negli ultimi sei mesi per raffreddare il costo di luce e gas, dando una mano per lo più alle famiglie e alle attività più piccole.

Ciononostante, a gennaio sono scattati aumenti notevoli (+55% per l’elettricità e +41,8% il gas) e nessuno sa, davvero, per quanto tempo continueranno a salire i prezzi, che stanno spingendo il carovita, a livelli che non si vedevano dal 2008, col rischio d’intaccare i consumi.

Nell’immediato, comunque, Palazzo Chigi non sembra intenzionato a staccare altri assegni: dopo i 3,8 miliardi stanziati a dicembre, Mario Draghi ha detto che contro il caro-bollette nuovi provvedimenti arriveranno in primavera.

Secondo il presidente del Consiglio “occorre chiedere a chi ha fatto grandissimi profitti” con i rialzi dell’energia “di condividerli con il resto della società”. Un contributo, s’intuisce, a carico delle grandi compagnie energetiche, che promette di suscitare polemiche.

Economia: I più letti